19 Luglio 2018

Un progetto di co housing per contenere l’emergenza abitativa


Un progetto sperimentale di coabitazione tra soggetti che necessitano di un sostegno per mantenersi autonomi (anziani o disabili) e soggetti o famiglie – anche monoparentali – autosufficienti ma con capacità economiche ridotte e/o con reddito insufficiente per accedere al mercato privato della casa, in condizione di fragilità socio-abitativa, a rischio di povertà e di emarginazione sociale. È quanto presentato questa mattina in Palazzo Comunale dall’assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani insieme al dirigente del servizio, Filippo Foti.
Con questo esperimento l’amministrazione comunale vuol provare ad incrociare i bisogni di generazioni con esigenze diverse, valorizzando allo stesso tempo un modo di abitare che va a privilegiare le relazioni, dove vengono messe in condivisione le risorse personali in un’ottica di reciprocità e dove le rispettive fragilità possono divenire una risorsa grazie al tempo disponibile da dedicare agli altri.
“Chiaramente non è semplice far convivere persone che non si conoscono, ma crediamo fortemente nel valore sociale di questo progetto” ha commentato l’assessore Biancalani. “È una scommessa. I bisogni esistono, sono tanti e sono reali, dobbiamo solo riuscire ad incrociarli al meglio”.
In cambio dell’ospitalità, i soggetti inseriti assicureranno un contributo alle spese per i consumi di acqua, luce e gas oltre ad una serie di piccoli interventi come aiutare le persone anziane o diversamente abili nelle piccole attività quotidiane. Le modalità saranno regolate attraverso un patto personalizzato firmato prima dell’inserimento nell’alloggio e contenente gli impegni e i doveri che i soggetti si assumono per la buona riuscita del progetto e i piccoli servizi e il supporto, anche immateriale, che vengono assicurati.
L’inserimento sarà a tempo determinato, 18 mesi eventualmente prorogabili fino ad un massimo di 36. “È importante specificare che la coabitazione è a termine, perché con questo progetto il nostro obiettivo è favorire l’inclusione sociale, mentre per l’assistenza sociale esistono già i canali appositi” ha specificato l’assessore Biancalani.
Per conseguire queste finalità, il Comune di Prato ha pubblicato un avviso tramite il quale individuare un’associazione che si occupi della parte di scouting, ovvero della ricerca di persone disponibili ad offrire accoglienza temporanea a chi si trova in condizione di disagio sociale ed economico, e che fornisca assistenza, consulenza e supporto agli ospitati nella ricerca di un’occupazione stabile e nella ricerca di una soluzione abitativa autonoma. In alternativa, gli ospitanti potranno essere individuati dal Comune oppure potranno essere loro stessi a fare richiesta. I soggetti ospitati saranno invece persone segnalate, dietro attenta valutazione, dal Comune tra quelle già in carico ai Servizi sociali.
L’avviso è consultabile al seguente indirizzo: http://www.comune.prato.it/trasparenza/gare-contratti/indagini/2018/scouting/home.htm
Una volta individuato il gestore del progetto, verrà messo a disposizione un apposito numero telefonico e uno sportello aperto dal lunedì al sabato con orario 9-12 al quale l’operatore risponderà fornendo informazioni dettagliate.
Il periodo di sperimentazione del progetto di co-housing durerà circa 2 anni, eventualmente prorogabili.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments