La festa di Santa Maria è la terza ricorrenza annuale in cui viene mostrata la reliquia simbolo della Chiesa e della città di Prato, chiamata affettuosamente «la Cintola» o «Sacra Cintola» dai pratesi. Il rito secolare, nel giorno in cui la Chiesa celebra l’Assunzione al cielo di Maria, si è ripetuto nel pomeriggio di oggi nella basilica cattedrale di Santo Stefano e sulla piazza del duomo, dal pulpito di Donatello e Michelozzo. Dopo il canto dei Vespri solenni, l’ostensione della Sacra Cintola è stata officiata dal vescovo Franco Agostinelli che, come vuole la tradizione, ha mostrato per tre volte la reliquia ai numerosi fedeli presenti. Al rito ha partecipato il sindaco Matteo Biffoni con il Gonfalone e – in qualità di testimoni – Gabriele Villoresi, presidente del club delle Pagliette del Buzzi, ed Edi Giusti, responsabile della Libreria Cattolica di piazza Duomo. Prima della benedizione finale, il vescovo ha rivolto un saluto ai fedeli. Nel suo breve discorso mons. Agostinelli ha rivolto un pensiero alle vittime della tragedia di Genova e quanti, in fuga da guerra e povertà, perdono la vita in mare e nel deserto. “Di fronte a queste morti non si può essere indifferenti” ha affermato il presule.
Dopo l’Ostensione la festa è proseguita in piazza Santa Maria delle Carceri, con la Festa di mezza estate e la distribuzione gratuita di cocomero per tutti. Come da tradizione, il sindaco Matteo Biffoni ha effettuato il taglio della prima fetta. La Festa di mezza estate è stata organizzata dal Comune in collaborazione con la Pubblica Assistenza L’Avvenire e con il contributo di Esselunga, che ha messo a disposizione svariati quintali di cocomero. I volontari dell’associazione hannpo distribuito le fette di cocomero alle centiniaia di persone accorse per l’occasione. A seguire musica dal vivo con i Diastema. Chiusura con le visite a Palazzo Pretorio, aperto eccezionalmente fino a mezzanotte.
Foto di Alessandro Fioretti
