Grandi opere, per le amministrative 2019 pronte solo le complanari. A settembre incontro per sciogliere il nodo periferie


Entro la fine di questa legislatura cittadina, le uniche opere pubbliche che saranno realmente concluse e funzionanti saranno le complanari. Ossia, a loro volta, un pezzo del sottopasso del Soccorso. Il primo lotto di complanari, che collega via Roma a via del Purgatorio tramite via Tasso, è già stato completato. I lavori per il secondo lotto inizieranno a ottobre e finiranno ad aprile 2019: per allora sarà possibile arrivare da via Roma alla rotonda di via Nenni evitando, per l’appunto, la declassata, di cui le complanari fungeranno da viabilità alternativa. Entro la fine del 2018 sarà completato il passaggio di proprietà dal comune allo Stato dei 400 metri di declassata interessati dallo scavo. “Anas ha dichiarato che il progetto esecutivo del tunnel potrebbe essere pronto per l’estate del 2019 – riferisce l’assessore all’Urbanistica del comune di Prato Valerio Barberis -; dopo di che partiranno le procedure di appalto per l’affidamento dei lavori e, trattandosi di un lavoro che supera i 5 milioni di euro, interverranno ditte a livello nazionale. Poi, come è noto, gli appalti pubblici in questo momento in Italia si sa quando partono ma non si sa quando finiscono e comunque sarà una gestione tutta centrale, da parte dello Stato”.

A maggio 2019 due opere su tre del PIU al Macrolotto zero dovrebbero essere in avanzato stato di cantierizzazione: si tratta della Medialibrary e del mercato coperto, i cui lavori sono già stati affidati rispettivamente ad una ditta di Pistoia e ad una di Perugia. Salvo ricorsi, si partirà entro ottobre. Più incerto il destino dei tre progetti finanziati dal bando periferie, Bastione delle Forche, palazzo Pacchiani e Parco fluviale. Infatti, l’attuale Governo ha sospeso il piano di interventi e ha bloccato i fondi stanziati per due anni. La nostra città si è già aggiudicata la prima tranche di finanziamenti e con questi sta pagando i cantieri già in corso per il Parco fluviale del Bisenzio. Della seconda tranche, necessaria per procedere con l’affidamento dei lavori per Bastione delle Forche e Palazzo Pacchiani, si parlerà in un incontro previsto a Roma i primi di settembre, che dovrebbe fare luce sui tanti interrogativi relativi al bando periferie dopo l’annunciato stop.

Per quanto riguarda il Parco centrale urbano, il progetto esecutivo è pronto: l’amministrazione si confronterà con l’Asl in modo da far procedere in simultanea la fase conclusiva dei lavori di demolizione dell’ex Misericordia e Dolce con quella iniziale di realizzazione del Parco. A primavera 2019, quindi, sarà possibile, al massimo, assistere all’arrivo delle ruspe per la creazione della nuova area verde.

(Nella foto in evidenza, il secondo lotto di complanari sul quale si interverrà a partire da ottobre)

 

LS

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