5 Settembre 2018

Il governo Conte rimette in discussione l’ampliamento di Peretola: “Da rivedere l’intero piano nazionale degli aeroporti”


Il Governo Conte rimette in discussione l’ampliamento di Peretola. Alla vigilia dell’avvio della conferenza dei servizi, fissata per venerdi 7 settembre, in una nota Enac (Ente nazionale aviazione civile) comunica alcune novità legate alla “project review” voluta dal ministro delle Infrastrutture Toninelli. Una riflessione circa la rilevanza dell’infrastruttura, che sarà un processo “lungo e complesso” e si articolerà anche “approfondendo le istanze dei portatori dei vari interessi implicati”. Due le novità introdotte dal Governo, che complicano i piani di Toscana Aeroporti: il “Ministero delle Infrastrutture – scrive Enac – ha manifestato l’intenzione di rivalutare lo scenario della rete aeroportuale italiana disegnato dall’attuale Piano Nazionale degli Aeroporti, approvato con DPR nel 2015, e che individua i sistemi aeroportuali e gli aeroporti di interesse nazionale”. Un piano che aveva sancito l’interesse strategico nazionale del sistema aeroportuale toscano Firenze-Pisa ed era il presupposto fondamentale per il cofinanziamento pubblico dell’opera. Seconda novità: l’ingresso di un nuovo organismo tecnico, al fianco della Conferenza dei servizi e dell’Osservatorio Ambientale, che dovrà pronunciarsi sull’ampliamento di Peretola, ovvero il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. “Tenuto conto che il potenziamento dell’infrastruttura è finanziato in parte dai contributi pubblici – scrive Enac – d’intesa con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e ferme restando le valutazioni da effettuare circa la compatibilità comunitaria, a maggior garanzia, ancorché non previsto dalla norma, il Masterplan sarà inviato anche al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per acquisirne il parere tecnico, a cui l’ENAC assicurerà la massima collaborazione”.
Infine l’Ente nazionale aviazione civile sottolinea che l’avvio dei lavori della Conferenza non pregiudica né anticipa in alcun modo le decisioni di natura politica rispetto alla realizzazione dell’opera”.

Il secco no di sette sindaci – Prima della presa di posizione di Enac, sulla questione erano intervenuti i Comuni di Sesto Fiorentino, Prato, Poggio a Caiano, Carmignano, Campi Bisenzio, Calenzano e Signa, contrari alla realizzazione della nuova pista. I sette Comuni esprimeranno parere negativo alla conferenza dei servizi sull’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, che si aprirà dopodomani al Ministero dei Trasporti a Roma e vedrà la partecipazione dei rappresentanti di 38 soggetti fra amministrazioni, enti e soggetti privati coinvolti dal progetto. L’ampliamento di Peretola, fortemente sostenuto dal governo Renzi e dal sistema politico-imprenditoriale fiorentino (la nuova pista è peraltro uno dei tasselli fondamentali per l’operazione piano di Castello – Cittadella viola e nuovi mercati generali), ha trovato negli ultimi anni sponda nella Regione, incontrando le resistenze e la netta contrarietà dei sindaci della Piana, oltre che dei Comitati. Negli scorsi mesi questi ultimi, assieme a sette comuni (Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Poggio a Caiano e Carmignano) hanno firmato un ricorso al Tar contro il decreto positivo di Via con 70 prescrizioni, emesso dal ministero dell’Ambiente a dicembre 2017 (lo stesso giorno dello scioglimento delle Camere). L’udienza al Tar della Toscana per la discussione del ricorso è fissata per il prossimo 7 novembre.

L’Osservatorio ambientale va avanti – Nel frattempo, vanno avanti i lavori dell’Osservatorio ambientale chiamato a vigilare sul rispetto delle 70 prescrizioni in materia di sicurezza aerea, assetto idraulico, impatto ambientale e sanitario. Dall’Osservatorio sono stati esclusi i rappresentanti dei comuni critici nei confronti dell’opera: vi fanno parte esponenti di Comune di Firenze, Città metropolitana di Firenze, Regione Toscana, Arpat, Enac, Ministero delle Infrastrutture, dei Beni culturali e dell’Ambiente. Alle sedute dell’Osservatorio partecipano, fatta eccezione per le attività deliberative, Vittorio Fanti e Lorenzo Tenerani in rappresentanza del gestore aeroportuale Toscana Aeroporti.
L’Osservatorio Ambientale, insediatosi il 24 gennaio scorso, ha già verificato ulteriore documentazione prodotta da Toscana Aeroporti e il rispetto di otto prescrizioni, tra le quali l’analisi del rischio di bird-strike e lo studio sul rischio di incidenti aerei, affidato a un gruppo di lavoro composto dalle Università di Napoli Federico II, di Bologna, di Pisa e della Campania Luigi Vanvitelli. Lo studio sullo scenario di rischio di incidenti rilevanti, soggetti alla direttiva Seveso, è stato affidato da Toscana Aeroporti all’Università di Pisa. Tre gli stabilimenti soggetti a rischio di incidente aereo rilevante, nel raggio di 2 km dalle rotte di decollo e atterraggio previste con la nuova pista: lo stabilimento della Toscochimica, in via Strobino a Prato, il deposito di carburanti Eni di Calenzano e la fabbrica Manetti & Roberts, sempre a Calenzano. Su questo punto l’Osservatorio ha dato parere favorevole al rispetto della prescrizione, citando i risultati dello studio dell’Università di Pisa: “il rischio stimato che si verifichi un impatto aereo sugli stabilimenti circostanti l’aeroporto, con riguardo per quelli classificati come “a rischio di incidente rilevante” dalla Direttiva Seveso, è nettamente inferiore rispetto ai valori associati ai tipici incidenti dovuti all’attività industriale in esercizio e a malfunzionamenti di processo” ha preso atto l’Osservatorio.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments