18 Settembre 2018

Il Macrolotto zero raccontato da quattro fotografi under 35: Dryphoto lancia il bando “La via della Cina”


La campagna fotografica si chiama “La via della Cina”: ricorda un po’ la “Via della seta”, la rotta commerciale che ha da sempre messo in comunicazione l’Occidente con l’Oriente. Ma, prima di tutto, richiama il nome con cui via Pistoiese è conosciuta tra gli stessi cittadini cinesi, ovvero proprio “via della Cina”. “L’ho scoperto nel 2008 e tempo fa qualcuno aveva anche attaccato un cartello con scritto ‘China street’, perché tra di loro i cinesi conoscono via Pistoiese con questo nome”, racconta Vittoria Ciolini, presidente di Dryphoto, che ha deciso di lanciare un progetto che offrisse una lettura articolata del complesso territorio di questa parte della Città di Prato. Il bando lancia una campagna fotografica (potranno essere presentate anche opere video a corredo di opere fotografiche) che sarà realizzata da 4 artisti under 35 operanti in Toscana. I giovani lavoreranno in residenza per produrre una documentazione che interpreti il fenomeno della migrazione cinese, per costruire una narrazione emotivamente evocativa che esplori la relazione fra paesaggio urbano e l’elemento umano; registri i temi del cambiamento strutturale e antropologico della città; costruisca un terreno comune fra arte e geopolitica proponendo la pratica fotografica come poetica civile. I fotografi godranno di un compenso di circa 1.500 euro per 10 giorni di lavoro. Il progetto è a cura di Filippo Maggia – Organizzazione Dryphoto arte contemporanea e ha ricevuto il contributo di Regione Toscana Toscanaincontemporanea2018 Giovanisì, Comune di Prato – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana / Centro Pecci Prato, Istituto d’Istruzione Superiore “Carlo Livi”.

È ormai di conoscenza internazionale il fenomeno della migrazione di origine cinese che coinvolge la città di Prato. Cresciuto in maniera esponenziale dai primi anni Novanta fino a tre anni fa, ora si è stabilizzato intorno alle ventimila unità (20.695), più del doppio se si considerano i non regolari, su una città di poco meno di duecentomila abitanti (193.325) [dati Comune di Prato, 2017]. La maggiore parte dei nuovi cittadini di origine cinese abita nella zona del Macrolotto Zero e la massima concentrazione si ha in via Pistoiese denominata dalla comunità via della Cina, nel quartiere gli autoctoni residenti sono meno del 20%. Una piccola area dove, all’interno di una struttura con costruzioni tipiche del modello pratese “Città fabbrica”, sono condensati un’ampia diversità di culture, ambienti socio economici, interessi, necessità e primi segni dell’auspicato cambiamento in distretto creativo.

Scadenze e tempistica:

Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12 del 30 settembre 2018.

I nomi dei vincitori saranno resi pubblici entro il 5 ottobre 2018.

Il periodo di residenza è dal 20 al 30 ottobre 2018.

Entro il 5 novembre 2018 i vincitori dovranno presentare le loro opere compiute.

La campagna si concluderà con un convegno e la proiezione del lavoro fatto dai fotografi per riflettere sulla fotografia come strumento di analisi e interpretazione di un territorio. Il convegno si terrà intorno alla metà di novembre (la data verrà comunicata durante la residenza).

Ai seguenti link, pdf con il bando e il modulo di partecipazione: http://www.dryphoto.it/new/2018/la-via-della-cina

 

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