26 Settembre 2018

Nasce la sezione Fita Autospurgo Cna: gli operatori del settore pronti a scendere in piazza contro la Regione


Una manifestazione per protestare contro l’emergenza dello smaltimento liquami, che li costringe ad una drastica diminuzione del lavoro e ad un aumento dei costi del servizio che ricade sui cittadini. Gli spurghisti della Toscana sono pronti a scendere in piazza, per chiedere un intervento risolutivo. Dopo la sentenza del Tar della Lombardia di fine luglio, la capacità di trattamento degli impianti toscani si è fortemente ridotta e l’ordinanza dello scorso 3 agosto con cui la Regione ha individuato 4 discariche che per 4 mesi dovranno accgliere ciascuna 1.800 tonnellate di liquami, previo pre-trattamento, non ha risolto il problema, vista l’esclusione di alcuni depuratori, fra i quali quello di Gida a Baciacavallo.
Così, gli spurghisti hanno visto aumentare i costi di conferimento e saranno costretti a ritoccare le tariffe, con un rincaro tra il 20 e il 25% per i clienti finali.
Per avere maggiore rappresentanza, gli operatori del settore, che nella nostra regione conta 350 aziende e 6.000 dipendenti, si sono radunati in Cna Toscana Centro. L’associazione, per prima in Italia, ha creato una sezione mestieri dedicata all’autospurgo all’interno della categoria Fita dedicata all’autortrasporto. L’assemblea costitutiva ha eletto portavoce regionale Massimo Durgoni; portavoce provinciale di Prato è Cristiano Checchi.

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