13 Settembre 2018

Palazzo comunale, l’amministrazione vorrebbe aprirlo alle visite guidate. E la Visitazione dei santi Giuseppe e Zaccaria è in restauro


Il Palazzo comunale come sede del governo della città, come avamposto della democrazia e simbolo civico, ma presto anche come museo aperto alla cittadinanza. E’ il progetto in cantiere in piazza del comune, fortemente voluto dall’attuale amministrazione. Fino ad oggi era possibile visitare la collezione del municipio solo in occasione di eventi: dal 2015 si sono registrati per questa via 4.650 ingressi. “E’ nostro desiderio rendere sistematica la possibilità di vedere da vicino il prestigioso patrimonio artistico contenuto dentro il palazzo comunale – spiega Ilaria Santi, presidente del Consiglio comunale -. Purtroppo non sono certi i tempi per attuare questo desiderio, visto che molte opere sono state mandate al restauro ed è necessari cambiare la disposizione dei quadri e delle sculture, per facilitare le visite”.

E tra le opere in fase di restauro c’è quella raffigurante la Visitazione con i santi Giuseppe e Zaccaria, collocata proprio nelle vicinanze della sala consiliare. Il restauro, autorizzato dalla Soprintendenza, è stato affidato alla giovane restauratrice pratese Alexa Ciardi e dovrebbe concludersi nel giro di tre mesi. Il grande dipinto, realizzato ad affresco su intonaco liscio, appartiene al patrimonio artistico comunale e fu rinvenuto durante i lavori di trasformazione di un edificio nei pressi del convento di Sant’Agostino, dove fino al 1783 si trovava l’oratorio della compagnia di Sant’Elisabetta. Nel 1986, la pittura è stata attribuita, da Isabella Lapi Ballerini, al pittore pratese Tommaso di Piero Trombetto. Nel 2013, un intervento di Paolo Benassai durante il convegno dedicato a Officina Pratese, ha invece permesso di avvicinarla a Fra Diamante. In Palazzo Comunale fu collocato nel 1927 dal restauratore Giuseppe Dini, che in quell’anno si è occupato della prima attività di restauro. Questo nuovo intervento consentirà di leggere con maggiore chiarezza il dipinto che presenta una superficie pittorica danneggiata dallo sporco accumolatosi nel tempo e da numerose abrasioni. I colori risultano ormai offuscati e sulla superficie sono visibili le stuccature del precedente intervento del 1927.
L’opera, rimossa dalla parete nella giornata di lunedì 10 settembre, è stata oggetto di indagini diagnostiche: dopo una prima fase di spolveratura e poi di pulitura che permetterà il recupero dei colori originali, seguiranno la revisione, l’eventuale consolidamento della superficie, la stuccatura ed infine il ritocco pittorico effettuato con acquerelli.

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