8 Settembre 2018

«Preghiamo per papa Francesco e per la purificazione della Chiesa dalle divisioni», l’invito del cardinale Bassetti ai pratesi per l’8 settembre


«Dinanzi alla venerata Sacra Cintola» ha chiesto di pregare per papa Francesco e per ogni cristiano «che soffre nel corpo e nello spirito», anche a causa degli scandali e delle divisioni nella Chiesa. È l’invito che il cardinale Gualtiero Bassetti ha rivolto ai pratesi riuniti in cattedrale questa mattina nel giorno della Natività di Maria, ricorrenza conosciuta in città con il nome di «Madonna della Fiera». L’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana è l’ospite d’onore della festa di Prato ed è stato chiamato dal vescovo Franco Agostinelli a presiedere il solenne pontificale della ricorrenza.

 

 

Nella sua omelia il cardinale Bassetti ricordato che gli «scandali e le divisioni nella Chiesa non sono, purtroppo, un fatto nuovo. Tuttavia – ha osservato – quando avvengono, ci amareggiano e ci fanno soffrire, come nell’ora presente». Per il Cardinale la Chiesa «formata da esseri umani, è sempre bisognosa di purificazione. Si tratta di una constatazione cui la storia ci ha da tempo abituati, ma anche di una amara realtà cui purtroppo siamo costretti ad assistere quasi ogni giorno». Per questo il porporato ha invocato la protezione della Sacra Cintola mariana, la preziosa reliquia custodita da secoli nella cattedrale di Prato, il simbolo civile e religioso che unisce la città, omaggiato anche da papa Francesco durante la sua storica visita avvenuta il 10 novembre 2015. Un evento ricordato anche da Bassetti: «La Sacra Cintola, ci ha ricordato il Papa – ha detto il Cardinale – richiama anche il gesto compiuto da Gesù durante la sua cena pasquale, quando si strinse le vesti ai fianchi, come un servo, e lavò i piedi dei suoi discepoli. Perché come ha fatto lui facessimo anche noi. Siamo stati serviti da Dio che si è fatto nostro prossimo, per servire a nostra volta chi ci sta vicino».
Poi Bassetti, che conosce bene Prato perché originario della vicina Firenze, ha lodato la «pietà popolare» della città e il suo attaccamento al Sacro Cingolo, «forte simbolo unitivo tra la realtà ecclesiale e quella civile, un tempo perfettamente unite, oggi ben disposte ad una fattiva collaborazione per il bene dei residenti e di quanti arrivano qui per motivi di lavoro e di studio».

 

 

Il pontificale. La messa solenne è stata concelebrata da cinque vescovi toscani: insieme al Cardinale e a monsignor Franco Agostinelli c’erano il vescovo emerito di Prato mons. Gastone Simoni, mons. Italo Castellani, arcivescovo di Lucca, mons. Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo – Cortona – Sansepolcro, mons. Giovanni Santucci vescovo di Massa – Carrara – Pontremoli e mons. Roberto Filippini, vescovo di Pescia. Con loro anche mons. Vincent Samuel, vescovo della diocesi indiana di Neyettinkara, da anni in stretto rapporto di collaborazione con la Chiesa di Prato.

 

Come da tradizione al pontificale erano presenti i sacerdoti e i diaconi della diocesi. La cattedrale era piena di fedeli, molti dei quali sono arrivati prima della celebrazione e si sono messi in fila fin dalle prime ore del mattino per portare un saluto alla Sacra Cintola esposta alla venerazione nella sua Cappella.

 

Al termine della messa il cardinale ha mostrato la reliquia ai malati presenti in cattedrale grazie ai volontari dell’Unitalsi. Poi, sul sagrato del duomo si è rinnovata un’altra importante tradizione: la consegna dei ceri votivi per la Cappella del Sacro Cingolo donati dall’Amministrazione comunale, presente in chiesa con il sindaco Matteo Biffoni e numerosi membri della giunta. Hanno partecipato alla funzione tutte le più importanti cariche istituzionali della città.

 

«La consegna dei ceri in onore della Madonna sono il simbolo di incontro tra due istituzioni, quella civile e quella religiosa. Una relazione che si rinnova e che sottolinea il desiderio condiviso di prendersi cura della nostra comunità con l’obiettivo di renderla più forte, ricca e coesa – ha sottolineato il sindaco Biffoni al momento della consegna dei ceri, sul sagrato della Cattedrale -. La Diocesi è punto di riferimento per tanti cittadini e anche per le istituzioni grazie agli stimoli e ai suggerimenti che ci arrivano nell’ottica di un’unione di intenti nell’interesse dell’intera comunità. Lavoriamo per tutti i cittadini, siano nati qui o arrivati da poco, di qualunque idea politica o fede religiosa”.

 

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