5 Settembre 2018

Sacra Cintola, la teca seicentesca e la copia fedele realizzata dal Buzzi in mostra con visite guidate gratuite


La storia e la bellezza della Sacra Cintola riunite in una stanza aperta ai pratesi. È davvero straordinaria l’iniziativa promossa dalla Diocesi e dal Museo dell’Opera del Duomo di Prato in occasione dell’8 settembre, la festa in cui la città si stringe attorno alla preziosa reliquia mariana custodita in cattedrale.

Dal pomeriggio di venerdì 7 a domenica 9 settembre nella Cappella di Santo Stefano sotto le Volte della Cattedrale sarà possibile ammirare lo splendido reliquiario seicentesco che ha conservato per quasi quattro secoli il Sacro Cingolo – tornato a casa dopo il lungo e accurato restauro – e la copia esatta della cintura della Madonna realizzata con tecniche antiche da un docente dell’istituto Buzzi. Non solo, in mostra ci sono anche la cassetta d’argento che un tempo conteneva la teca poi sostituita dal nuovo reliquiario opera del maestro orafo Giampaolo Babetto nel 2008 e la capsella di Maso di Bartomeo, lo straordinario cofanetto che ha custodito la Sacra Cintola nel Quattrocento.

Particolare della teca seicentesca fotografata dopo il restauro

La teca del Seicento realizzata in cristallo di rocca, argento dorato e smalti trasparenti è stata prodotta da un abile argentiere di Milano nel 1638. L’oggetto si caratterizza per una esuberanza decorativa molto rara per i manufatti sacri del periodo ed è sormontata da pietre preziose. L’uso secolare aveva provocato evidenti danni alle minute decorazioni e per questo si decise per la sostituzione e il restauro. Quest’ultimo è stato curato dall’Opificio delle pietre dure di Firenze ed è durato molti anni. La «prima uscita» del reliquiario risistemato è stata la recente mostra Legati da una Cintola allestita a Palazzo Pretorio. Ora la teca è tornata a casa al Museo dell’Opera del Duomo, dove sarà esposta in maniera permanente.

Il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino mostra la Sacra Cintola custodita nella teca seicentesca

La copia esatta della Cintola invece è opera di Luigi della Rovere, insegnante dell’istituto Buzzi ed è stata realizzata dopo un accurato studio di ricerca durato dieci anni. Si tratta di una piccola striscia di tessuto, identica nei colori e nella foggia all’originale. Per la lavorazione è stato utilizzato un telaio a martelletti, proprio come quelli usati in Palestina nel primo secolo. Il risultato è sorprendente e dà la possibilità di vedere da vicino e di capire come è fatta la Sacra Cintola che – secondo l’antica tradizione – la Madonna affidò all’apostolo Tommaso il giorno della sua Assunzione in cielo. L’oggetto è stato donato al Museo e sarà sistemato assieme al reliquiario seicentesco nella sala dedicata alla Cintola, che attualmente si trova in ristrutturazione; le opere sono state così temporaneamente sistemate per questa iniziativa nella Cappella di Santo Stefano.

Luigi Della Rovere e il presidente dell’associazione ex allievi del Buzzi Giuseppe Moretti con la copia della Sacra Cintola

Come partecipare. Il viaggio alla scoperta del simbolo religioso e civile di Prato, citato e venerato da papa Francesco durante la sua storica visita in città nel 2015, sarà curato dalle guide di Artemia ed è assolutamente gratuito. Le visite durano 30 minuti. Per partecipare occorre presentarsi alla biglietteria del Museo con ingresso sotto il campanile. Questi gli orari: venerdì 7 dalle 14,30 alle 17; sabato 8 10,30-13 e 14,30-17 e domenica 9 settembre dalle 14,30 alle 17. Per informazioni 340-5101749.

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