In 2500 alla terza edizione dellla “Prato Urban Run” FOTO


Sole, divertimento, arte e cultura per la 3^ Prato Urban Run che ha visto al via 30 gruppi, per un totale di 2.500 partecipanti. Partenza da Piazza San Francesco per un percorso di 6 km che univa otto meraviglie di Prato. Alle 8,20 di ieri mattina lo start dei primo gruppo poi ogni 10 minuti le partenze che si sono susseguite senza sosta e con tanta allegria, musica e quest’anno a grande richiesta il trenino. A tutti e stato consegnato il kit evento (t-shirt, zainetto e un buono ristoro da consumare a fine percorso) con i partecipanti che hanno scoperto il Castello dell’Imperatore, il passaggio all’interno del Cassero e del Bastione delle Forche, visitato il Museo dell’opera del Duomo, San Niccolo’ e l’Oratorio del Pellegrino per chiudere poi in bellezza con la visita della Scuola di Musica Verdi e della Biblioteca Roncioniana. Prezioso il supporto degli studenti del Gramsci Keynes che hanno spiegato le bellezze di Prato. Non sono mancati i partecipanti da fuori: “Prato è bellissima e sono venuta appositamente a vedere questi luoghi” ha commentato una turista di Treviso. Al termine tutti i partecipanti si sono fermati al punto ristoro, con prodotti rigorosamente a km zero.

“La scoperta di certi luoghi è davvero fantastica e Prato è capace di stupire sempre – ha commentato il Sindaco Matteo Biffoni -. E’ stato bello e con la famiglia e tanti concittadini siamo stati trasportati dal racconto degli studenti del Gramsci Keynes con un’organizzazione perfetta da parte del CGFS”. “Il village e tutta la location sono state organizzate in Piazza San Francesco – ha affermato Francesco Panzera presidente del Cgfs -. La novità è stata la durata dell’evento per tutta la giornata che ha permesso di creare gruppi meno numerosi per facilitare l’accesso nei luoghi. Un grazie a tutto lo staff e a chi ha contribuito a dare forza al messaggio della Prato Urban Run”. “Una giornata che ha unito lo sport, la cultura e il divertimento – ha aggiunto Beatrice Becheri, direttrice del Cgfs -. Abbiamo scoperto luoghi non accessibili normalmente ed è stata un’esperienza fantastica perché si poteva vivere la città e interloquire con i partecipanti.”

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Luca
Luca
5 anni fa

Bella, ma le maglie arancioni anche no!