25 Ottobre 2018

Mafia a Prato, Gestri: “Infiltrazioni criminali nel tessuto cittadino che usano violenza del controllo degli investimenti” VIDEO


Parole dure, quelle del sostituto procuratore Lorenzo Gestri, oggi nelle vesti di presidente della sottosezione pratese dell’Associazione nazionale magistrati (Anm): “La Toscana è stata teatro di stragi mafiose nel 1993, ma nel nostro tessuto cittadini ci sono oggi infiltrazioni criminali che non usano la violenza delle armi, ma la violenza del controllo del territorio e degli investimenti”. Parole che pesano come piombo, quello che negli anni (non troppo lontani) delle stragi mafiose ha ucciso vittime innocenti, compresi bambini e ragazzi, diventati protagonisti della mostra “Gli invisibili ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza” inaugurata oggi al Palazzo di giustizia.

Ascolta l’intervista completa al sostituto procuratore Lorenzo Gestri:

“Se si dimentica, le vittime della mafia saranno uccise due volte: una volta dalla mafia, l’altra dall’indifferenza”. Con questa premessa è stata inaugurata la mostra fotografica che porta la firma della fotografa palermitana Lavinia Caminiti, nel cui obbiettivo sono entrati i luoghi teatro di attentati. Un inedito viaggio della memoria tutto italiano negli anni più bui della nostra storia contemporanea, che la sottosezione pratese dell’Associazione nazionali magistrati, insieme all’Ordine degli avvocati, ha voluto fortemente portare sul territorio.

Ascolta l’intervista alla fotografa Lavinia Caminiti:

L’inaugurazione della mostra ha coinciso con una mattinata di lavori che, nell’aula più grande del Tribunale pratese, ha visto la partecipazione di circa sessanta ragazzi dlele scuole superiori. Proprio a loro saranno dedicati incontri tematici fino al 10 novembre, giorno di chiusura dell’iniziativa che porterà a Prato i genitori di Claudio, undicenne ucciso molto probabilmente da Cosa nostra, e Massimo Sole, fratello di Gian Matteo, ucciso nel 1995 perchè sua sorella era ignara fidanzata di un boss. A fare gli onori di casa oggi, il presidente del Tribunale Francesco Gratteri. Presenti anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni e il prefetto Rosalba Scialla.

Lucrezia Sandri

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