13 Ottobre 2018

Traffico internazionale di cocaina, arrestato latitante colombiano


Ha avuto poca fortuna in Italia il colombiano Jorge Eliecer Cardena Bermudez, arrestato dai militari della stazione Carabinieri di Prato giovedì scorso per traffico internazionale di stupefacenti. L’uomo è finito in carcere in esecuzione di un provvedimento della Corte di Appello di Firenze perché deve espiare una pena residua di due anni, otto mesi e 12 giorni dodici di reclusione. Bermudez fu coinvolto nell’operazione Mexcal, condotta dalla Guardia di Finanza di Pisa con la collaborazione delle fiamme gialle di Livorno, Firenze, Lucca, Ferrara e Massa, che smantellarono una nascente organizzazione criminale multietnica con base operativa in provincia di Pisa. 11 i fermi eseguiti dai finanzieri all’epoca dei fatti, su mandato della Dda di Firenze, che indagò 12 persone di origine italiana e colombiana, accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
I personaggi coinvolti erano imprenditori pisani, cittadini colombiani e pregiudicati appartenenti alla ‘Mala del Brenta’.
Furono sequestrati 54 Kg di cocaina per un valore di mercato di 10 milioni di euro che veniva fatta arrivare dalla Colombia, per poi smerciarla sul mercato italiano. La droga, destinata quasi interamente in Toscana, veniva occultata all’interno di container dietro appositi carichi di copertura. Per ricostruire la rotta del narcotraffico, i finanzieri di Pisa si sono serviti di attività di intercettazione e servizi di osservazione e pedinamento.
L’organizzazione era formata da tre gruppi. Il primo era composto da cittadini italiani, imprenditori del settore della lavorazione delle pelli e del trasporto di merci, stanziati nelle province di Pisa e Firenze. Questi, schiacciati dalla crisi economica che ha investito il Paese, avevano pensato di risollevare le sorti delle proprie aziende investendo nel traffico internazionale di droga. Il secondo gruppo era formato da cittadini italiani, pluripregiudicati già appartenenti alla ‘Mala del Brenta’, residenti in provincia di Ferrara. Questi ultimi avevano instaurato e sviluppato i rapporti con un’organizzazione di narcotrafficanti colombiani, per organizzare ingenti importazioni di droga. L’ultima cellula criminale si trovava infine in Colombia e gestiva direttamente la vendita e la spedizione dello stupefacente dal Sud-America.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments