13 Dicembre 2018

Nove licenziamenti in vista alla tessitura Penelope. I sindacati denunciano: “L’azienda rifiuta la cassa integrazione ai propri dipendenti” VIDEO


Nove licenziamenti in vista e l’azienda che rifiuta la cassa integrazione ai propri dipendenti. E’ quanto denunciano le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil in merito all’atteggiamento tenuto dai vertici dell’azienda montemurlese Penelope Spa.

Lo scorso mese la tessitura ha annunciato il taglio del personale per cessazione del reparto di rammendo, che nelle intenzioni dei proprietari verrà esternalizzato: 9 donne – tra i 45 e i 50 anni d’età e in molti casi con 20 anni di servizio alle spalle – rischiano così di perdere il lavoro in tronco, proprio nei giorni del Natale. Alla richiesta dei sindacati di accedere alla cassa integrazione straordinaria, sfruttando le possibilità offerte dal recente Decreto Genova e le politiche attive della Regione, l’azienda avrebbe infatti risposto picche.

La Penelope ha chiuso una procedura di riduzione del personale per crisi aziendale poco più di un mese fa. L’iter, in quel caso, ha riguardato 34 addetti di tutti i comparti e che si è conclusa con il licenziamento di 10 dipendenti e il ricollocamento autonomo, durante i 12 mesi di cassa integrazione, di 24 addetti.

Una scelta che, alla luce dell’ esperienza passata, appare quindi a Cgil, Cisl e Uil ancora più incomprensibile. Eppure, ripetono i sindacati, l’accesso alla cassa integrazione con i nuovi strumenti legislativi consentirebbe alle aziende interessate ad assumere il personale in uscita di usufruire anche di sgravi contributivi fino a 4mila euro. Di qui, l’appello al sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini affinché in sede di tavolo regionale possa intervenire e convincere l’azienda ad un ripensamento.

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