55esimo posto finale perdendo 17 posizioni rispetto allo scorso anno. E’ il piazzamento di Prato nella classifica de Il Sole 24 Ore relativa alla qualità della vita nelle province italiane.
Un passo indietro significativo per la nostra provincia nella quale – stando ai parametri del Sole 24 ore – la qualità della vita sarebbe peggiorata rispetto allo scorso anno.
Come ogni anno l’indagine de Il Sole 24 Ore scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia, suddivisi in sei macro aree tematiche (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero), riferiti all’ultimo anno appena trascorso.
Al primo posto si è piazzata Milano, seguita da Bolzano e Aosta. Ultima Vibo Valentia.
Tornando a Prato la posizione migliore la nostra provincia la ottiene alla voce affari e lavoro, piazzandosi 22esima, la peggiore sul fronte giustizia e sicurezza, dove arriva 80esima.
La curiosità è rappresentata dal primato per spesa media in beni durevoli per famiglia e da quello per speranza di vita media alla nascita. A Prato chi nasce ha possibilità di arrivare in media a 84 anni, come solo a Firenze e Treviso. Se si vive a lungo si vive però studiando il giusto, dato che siamo penultimi per numero di laureati.
La nostra provincia è seconda per imprese registrate ogni 100 abitanti, ma purtroppo è 11esima per disoccupazione giovanile. Venendo alle dolenti note – ovvero sicurezza e giustizia – pur recuperando 13 posizioni rispetto allo scorso anno, si registrano la 98esima posizione per delitti di stupefacenti, la 91esima per scippi e borseggi e la 102esima per rapine.
Se Milano che ha un’aria da maschera antigas, una popolazione che corre come forsennata dalla mattina alla sera e’ al primo posto come qualità’ di vita, aver sceso 17 posizioni in siffatta graduatoria ci deve rendere contenti ed orgogliosi