9 Gennaio 2019

Videosorveglianza, centocinquanta telecamere attive in città: ecco come funzionano


Il Comune di Prato ha potenziato la videosorveglianza con sei nuove telecamere entrate in funzione nei giorni scorsi: 2 in piazza Ciardi (angolo via Protche e angolo via Franchi), una in piazza Landini a presidio dell’ingresso alla biblioteca Lazzerini e al Museo del Tessuto e tre nell’area dei giardini della Passerella e della scuole dell’infanzia Il Campino di via Amendola (nella foto sotto, un frame di un video girato stamani, all’ingresso della Passerella, dove sono in corso lavori).

Salgono così a 146 gli occhi elettronici presenti in città, a cui nei prossimi giorni se ne aggiungeranno altre sei per migliorare il controllo del loggiato di piazza del Comune, piazza del Pesce, via Firenzuola e vicolo dei Manassei.
Come quelle dell’intero sistema di videosorveglianza, le nuove telecamere installate da Estracom, sono collegate in fibra ottica alle centrali operative di polizia municipale, Questura, comando dei carabinieri e guardia di Finanza, il cui personale ha la gestione completa (visione, controllo ed estrazione dei filmati).
In piazza Ciardi (sotto un frame del filmato della telecamera all’angolo con via Protche) e in piazza Landini sono state collocati apparecchi “Dome”, il cui angolo di ripresa può essere comandato da remoto. Le telecamere sono di tipologia 5 Megapixel ad alta risoluzione, dotate di illuminatori ad infrarossi per una visualizzazione anche notturna o in carenza di luce.


“Dall’inizio della legislatura abbiamo raddoppiato, fino alle attuali 146, la dotazione di telecamere presenti in città, potenziando zone sensibili come ad esempio piazzale Falcone e Borsellino, dove si è passati da 6 ad otto strumenti – afferma il sindaco Matteo Biffoni -. E’ un tassello importante per contribuire alla sicurezza, assieme al lavoro delle forze dell’ordine, della polizia municipale e alla riqualificazione delle aree pubbliche che stiamo portando avanti, come in piazza Ciardi, ai giardini della Passerella o al Serraglio con il playground. Le telecamere sono importanti, ma è altrettanto importante la presenza viva dei cittadini”.
Neanche un anno fa 17 occhi elettronici sono stati attivati sulla pista ciclabile sul lato destro del Bisenzio nel tratto compreso tra il ponte XX Settembre ed il Giardino degli Ulivi, per circa 2,3 km. Tra l’intervento dell’anno scorso e le 6 telecamere appena installate l’investimento del Comune di Prato è di 115mila euro.

Come funzionano le telecamere
Gli operatori autorizzati possono visualizzare le immagini registrate dalle telecamere in tempo reale o gli archivi digitali per verificare precedenti registrazioni, oltre ad effettuare copie degli stessi. Le forze dell’ordine possono inoltre leggere o ricercare le targhe dei veicoli in transito nei siti in cui sono attive tali funzioni; è inoltre possibile inserire targhe di veicoli ricercati, attivando un sistema di alert condiviso tra gli organi di polizia o da uno di questi. Il sistema è inoltre accessibile, in sola visualizzazione e con esclusione delle funzioni di lettura e ricerca targhe, nelle due centrali di soccorso della protezione civile e dei vigili del fuoco. Le immagini vengono registrate in automatico e conservate per 7 giorni, al termine dei quali le stesse sono irreversibilmente cancellate. Nella sala operativa della Questura affluiscono anche le immagini delle telecamere RFI nella stazione di Prato centrale e le riprese delle telecamere all’interno dello stadio Lungobisenzio di proprietà del Comune (queste ultime vengono rese disponibili anche ai vigili del fuoco).
Al fine di ottimizzare l’utilizzo congiunto del sistema, la programmazione del “preset” delle telecamere brandeggiabili e l’angolo visuale delle telecamere fisse sono stabiliti dal comandante della polizia municipale, sulla base di intese intercorse al tavolo tecnico interforze di cui fanno parte anche Questura, Arma dei carabinieri e Guardia di Finanza.


Il possibile sviluppo
Il software utilizzato da Estracom è in grado di richiamare l’attenzione degli addetti alle centrali operative, con degli alert, in alcuni casi predefiniti, sulla base di dinamiche individuate dalle telecamere. “Movimenti strani nei pressi di monumenti – spiega il direttore generale di Estracom Fabio Niccolai – possono far scattare ad sempio l’alert antigraffiti così come è possibile far partire un alert per controllare chi procede con passo accelerato in alcuni ambienti considerati sensibili. Sono tutte applicazioni che il nostro software mette a disposizione delle autorità competenti”.
«Le telecamere del Comune di Prato sono tutte connesse in fibra, una delle infrastrutture tecnologiche su cui Estracom ha investito molto negli anni e che permette il trasporto di un’alta quantità di banda per avere immagini in alta definizione con la possibilità di produrre analisi dei video e alert – spiega il direttore generale Fabio Niccolai – Il nostro impegno va anche anche oltre, perchè come è noto stiamo finanziando a nostre spese la sperimentazione della tecnologia 5G applicata alla videosorveglianza». Ad un anno di distanza dall’inizio della sperimentazione, a fine mese rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico verranno presso la sede di Estra per assistere ad un test in cui verrà utilizzato un prototipo di telecamera ad altissima risoluzione, 30 Mega Pixel (6 volte più sensibile di quelle attuali), che trasmetterà  le immagini attraverso la rete radio 5G. Lo sviluppo e i test sono realizzati con la facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze. «Si tratta del primo servizio e use case collegato al 5G e alle smart city che presenteremo – chiosa l’assessore Benedetta Squittieri.

D.Z.

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