Arriverà nelle prossime settimane l’ordinanza di sgombero del campo nomadi di via Manzoni, a Iolo. Entro il 30 giugno prossimo le circa 30 persone sinti che abitano nel campo, attivo dalla fine degli anni ’80, dovranno abbandonare la zona e trovare un’altra collocazione. Nell’area sorgerà infatti il cantiere per la costruzione della terza corsia dell’A11, un ampliamento che impone una lunga scia di espropri. La società Autostrade per l’Italia ha intimato al Comune di liberare il terreno da casette e roulotte per lasciare spazio alla nuova infrastruttura. E così l’Amministrazione si trova obbligata a procedere.
Due anni fa proprio l’Amministrazione aveva proceduto ad un piccolo spostamento interno dei caravan per allontanare le strutture mobili dai tubi del gasdotto che corrono sotto l’area e garantire così la sicurezza degli occupanti.
Ora si prospetta uno scenario diverso, in cui si intrecciano questioni e interessi nazionali. Rispetto però alla futura collocazione degli abitanti (una decina di famiglie, composte in larga maggioranza da adulti), il vicesindaco Simone Faggi non ha dubbi: “Dovranno muoversi in autonomia e trovare soluzioni alternative”, commenta. Bocciata in toto, quindi, l’ipotesi di costruzione un nuovo campo e l’allargamento degli altri campi presenti in città. “Il campo di sosta è una modalità di permanenza che non ha più ragion d’essere – ripete Faggi -. Abbiamo incontrato più volte le famiglie, che sono a conoscenza di questo scenario. Noi non siamo i genitori di nessuno: la stagione dei campi è finita. Ogni nucleo deciderà liberamente e, se necessario, valuteremo situazione per situazione”, conclude il vicesindaco.
Foto di Alessandro Fioretti.
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