5 Febbraio 2019

Omicidio di Elisa Amato, la perizia conferma: “La morte è avvenuta a Prato”


Elisa Amato è stata uccisa con tre colpi di pistola esplosi all’interno dell’auto dal suo ex fidanzato Federico Zini, che era andato ad aspettarla nel parcheggio sotto casa, in via Brasimone, a Galciana. Dopo il femminicidio, Zini spostò il corpo di Elisa sul lato passeggero e si mise al volante fino ad arrivare a San Miniato, dove si uccise con la stessa pistola. Dopo otto mesi dalla tragedia, la dinamica dell’omicidio-suicidio è stata confermata dalla perizia autoptica sulla ragazza, che era stata disposta dalla Procura di Pisa, ed era attesa dalla famiglia Amato, assistita dall’avvocato Antonio Bertei.
Dalla relazione sono arrivate risposte sulle cause e sulla datazione della morte di Elisa, che è stata raggiunta da tre colpi di pistola mentre si trovava alla postazione di guida. Tre proiettili che l’hanno raggiunta all’avambraccio, all’altezza del cuore e del fegato, causando una morte praticamente istantanea, avvenuta nelle prime ore di sabato 26 maggio. Un orario compatibile con il racconto di alcuni vicini, che udirono le urla di richiesta di aiuto della ragazza e poco dopo alcuni spari. L’autopsia ha ravvisato anche lesioni importanti sul volto di Elisa, probabilmente dovute a percosse subite nel corso di una colluttazione, ma compatibili – secondo quanto riportato dal medico legale – anche con il trascinamento del corpo della ragazza all’interno dell’abitacolo subito dopo l’omicidio. Il fascicolo sarà adesso trasmesso per competenza alla Procura di Prato, essendosi il delitto consumato nel territorio pratese. Procura che inevitabilmente chiederà l’archiviazione del caso per morte del reo.

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