21 Febbraio 2019

Sfruttamento del lavoro, la procura chiude l’inchiesta. Arresti domiciliari con braccialetto elettronico per il titolare della confezione


La Procura ha chiuso l’inchiesta sullo sfruttamento del lavoro che alla fine di gennaio ha portato all’arresto di un titolare 39enne che impiegava i propri operai fino a 16 ore di fila. Nella confezione cinese, al Macrolotto Zero, gli addetti dovevano sopportare turni massacranti, con piccole pause di dieci minuti per consumare pasti frugali: tutto in precarie condizioni di igiene e sicurezza. Ventuno i lavoratori accertati, vittime di sfruttamento. Nella confezione era stata riscontrata anche la presenza di un bambino di circa un anno. Le indagini si erano avvalse dell’utilizzo di telecamere per fotografare quello che accadeva. Si è trattato del primo caso in cui è stato applicato a Prato l’articolo 603 bis del codice penale, che prevede l’arresto per il datore che sfrutta i lavoratori approfittando del loro stato di bisogno. Pochi giorni fa il tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico al confezionista. La compagna e collaboratrice è anche lei indagata per sfruttamento del lavoro.

(foto di archivio) 

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