25 Marzo 2019

Blitz delle Guardia zoofile in un capannone al Macrolotto: proprietario denunciato per maltrattamento di animali FOTO


Le Guardie Zoofile Earth della sezione di Prato, durante un pattugliamento nella zona industriale del Macrolotto, si sono imbattute in un cane di razza spitz che correva libero in mezzo alla strada. Recuperato e messo in sicurezza, grazie alla lettura del microchip sono risalite al proprietario, un cittadino di nazionalità cinese a cui è stato subito riconsegnato.
Ma una volta arrivate davanti al capannone per restituire l’animale, le Guardie si sono rese conto che qualcosa non andava. Appena il proprietario ha aperto la porta, è uscito correndo un secondo cane che è stato acciuffato prima che potesse attraversare la strada. All’interno del capannone, invece, alcune persone sono state sorprese mentre tentavano di occultare qualcosa dentro ad una scarpiera.

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All’interno del mobile era nascosto un cicciolo di barboncino di circa 3 mesi, privo di microchip e documenti. Nel capannone era presente anche una femmina di barboncino di circa 2 anni, madre del piccolo cucciolo, anch’essa priva di documenti che comprovano l’iscrizione all’anagrafe canina e con un microchip non identificabile. Inoltre, l’esemplare aveva subito una totale amputazione della coda (foto a destra) ed il proprietario era sprovvisto della documentazione medica. Cosi nei confronti dell’uomo è scattata la denuncia per maltrattamento di animali, reato punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

“Ci sono zone della città totalmente fuori controllo dove, alcuni individui, fanno degli animali ciò che vogliono ignorando completamente leggi e regolamenti” denuncia Cristiano Giannessi, presidente de Earth Prato. “In queste zone il concetto di legalità è costantemente calpestato ed è totalmente assente la sensibilità nei confronti degli animali, utilizzati spesso come veri e propri antifurti o, ancora peggio, come soggetti da riproduzione, detenuti in piccole gabbie, privi spesso di microchip e documenti di identificazione originando, oltre che alla sofferenza, un commercio di animali totalmente fuori controllo. E’ giunto il momento in cui tutti, istituzioni comprese, prendano coscienza di questa situazione prima che sia troppo tardi, tutto questo non è più accettabile” conclude Giannessi.

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Denni
Denni
5 anni fa

Spero arrivino anche nel mio paese..ce ne dei cagnolini da liberare presto da recinti piccoli dove non possono vivere felici e correre come dovrebbero…dove s8 lamentano di continuo poveri

Adele Mussi
Adele Mussi
5 anni fa

Spero che finalmente si faccia qualcosa…. C è una crudeltà atroce ssui poveri animali indifesi…