L’ultimo saluto al cappellano dei lavoratori. Cattedrale piena di fedeli per i funerali di don Milesi VIDEO e FOTO


Una cattedrale piena di fedeli ha dato l’ultimo saluto a monsignor Pierluigi Milesi, scomparso mercoledì 13 marzo a 77 anni per una grave malattia. Le esequie sono state presiedute questo pomeriggio dal vescovo Agostinelli e concelebrate da oltre quaranta sacerdoti pratesi. Presente anche il vescovo emerito Gastone Simoni e il parroco di Dalmine, paese d’origine di Milesi in provincia di Bergamo. Da lì infatti era venuto il sacerdote nei primi anni Sessanta per essere ordinato prete a Prato, diocesi in quel momento in forte espansione e dunque bisognosa di nuove vocazioni.

Presenti in cattedrale gli aderenti di Azione Cattolica, di cui mons. Milesi è stato per anni assistente diocesano (e anche a livello nazionale del Movimento lavoratori), Acli, Mcl e dei sindacati, in particolare della Cisl, che con lui ha condiviso riflessioni e l’impegno per i diritti dei lavoratori. Perché questo è stato don Milesi per la Chiesa di Prato: il cappellano dei lavoratori, nominato fin da giovane dal vescovo Pietro Fiordelli. Un incarico che ha portato avanti per cinquant’anni, lungo tutta la sua vita sacerdotale.

 

 

Nell’omelia mons. Agostinelli ha ripercorso la vita di mons. Milesi e letto alcune testimonianze di laici che lo hanno conosciuto bene. «Don Pierluigi è stato un uomo di speranza – ha detto il Vescovo – una sacerdote che è stato dono, esempio e testimonianza dell’amore di Dio per tantissime persone e la vostra presenza qui oggi, così numerosa, lo rende evidente». Il Presule ha sottolineato la mitezza e l’animo buono di un prete che «non parlava mai male di nessuno, diceva sempre bene, senza mai lamentarsi». Ma prima di tutto monsignor Agostinelli ha salutato e ringraziato la sorella Donatella, che negli ultimi tempi è venuta a vivere a Prato dalla provincia di Bergamo per stare accanto al fratello gravemente malato, e il canonico Luigi Provenzi, coparroco di San Domenico insieme a mons. Milesi, con il quale ha condiviso questi ultimi dieci anni di vita e che ha rappresentato per lui un amico fraterno.

 

 

 

 

Sotto i ricordi di Lorenzo Leo, presidente diocesano di Azione Cattolica, Michele Del Campo, direttore di pastorale sociale e del lavoro della Diocesi, e di Stefano Bellandi, sindacalista Cisl. La salma verrà sepolta nel cimitero della Misericordia in via Galcianese.

 

 

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Marco Giraldi
Marco Giraldi
5 anni fa

Chi ci separerà dal tuo amore? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la nudità, il pericolo della spada? Io sono infatti persuaso che ne morte ne vita, ne principati, ne angeli, ne avvenire, ne potente , ne altezze possano separarci dall’amore di Dio in Cristo Gesù nostro Signore(Dalla Lettera di San Paolo ai Romani al Capitolo 8 e versetto 35). Ho iniziato questo commento rifacendomi a questo pezzo perchè San Paolo parla dell’amore vero e profondo che ha verso il Signore e quando è vero nessuno te lo può togliere anche in mezzo ai tanti problemi presenti nel mondo e nella vita di ciascuno di noi. Col tempo c’è stato fatto un canto liturgico per volontà di Monsignor Marco Frisina prete romano compositore di molti brani religiosi e biblici. Sono stato presente anch’io al funerale del caro Don Pierlugi per renderli l’ultimo saluto e sono rimasto soddisfatto nel vedere tutta la Cattedrale piena di fedeli a cominciare dal clero pratese, dalla presenza del Vescovo Emerito Monsignor Gastone Simoni, da tutti i volontari dell’MCL con a capo il Presidente Dario ercoli, dalle ACLI guidate da Stefano Gelsumini e non poteva mancare l’Azione Cattolica Diocesana col Presidente Lorenzo Leo che ha lasciato la sua testimonianza a TV Prato come del resto il Sociologo Michele Del Campo che è Direttore della Pastorale Sociale del Lavoro e quella di Stefano Bellandi ex segretario della CISL locale ora di Firenze-Prato perchè per i lavoratori la figura di Don Milesi è stato un punto importante e focale. Non cercava mai il suo interesse ma quello degli altri come ci ricorda l’apostolo Paolo nella Lettera ai Filippesi(Capitolo 2, primo versetto) ed era un’uomo che non si lamentava mai. Nella sua omelia il Vescovo ha speso due parole ricordando la sorella Donatella che negli ultimi anni era venuta a stare qui per assistere il fratello gravemente malato ed ha salutato i suoi parenti e non poteva non parlare dell’amico caro Don Luigi Provenzi che era il suo Viceparroco in San Domenico ma ha prestato il suo aiuto verso di lui quando era particolarmente malato e ricordo che quando ci fu la Visita Pastorale del Vescovo fu Don Luigi a parlare ai microfoni di TV Prato perchè Don Milesi era molto malato. Ci tengo ancora a ricordare l’Aperitivo in favore della Vita nascente promossa dal Centro d’Aiuto alla Vita quel Sabato 22 settembre scorso in cui fu presente Marina Casina Bandini attuale Presidente del Movimento per la Vita in cui presentò il nuovo libro scritto con suo padre Carlo il fondatore del movimento a quarant’Anni dall’entrata in vigore della Legge 194 che ha legalizzato l’aborto il male della società perchè i problemi non si risolvono sopprimendo la vita ma promuovendone la giusta cultura e sempre l’anno scorso il 25 Febbraio ci fu un’incontro promosso dall’Azione Cattolica Diocesana sui cattolici impegnati in politica in prossimità delle elezioni politiche in cui fu presente il Vescovo Emerito Monsignor Simoni in cui parlava della politica come la più alta forma di carità rifacendosi alle parole dell’allora Beato Paolo VI diventato ora santo. Carissimo amico mio ora che sei in cielo prega per tutti noi e fa in modo che quello che hai seminato possa vedere i suoi frutti