Sul colle di Bonistallo, la parrocchia intitolata a San Francesco d’Assisi sta per mostrarsi con una luce tutta nuova. Si sono infatti conclusi i lavori di manutenzione dentro l’edificio (interno settecentesco, portico ottocentesco) che per qualche settimana non ha potuto ospitare le celebrazioni eucaristiche (effettuate nella più antica chiesa intitolata a Santa Maria Assunta). I lavori saranno inaugurati questo sabato 23 marzo.
Si è trattato – spiega il parroco, don Cristiano D’Angelo – non solo di una manutenzione ordinaria alle strutture dell’edificio e non solo di una imbiancatura ma anche dell’inserimento di un nuovo impianto di illuminazione: un impianto a led che consentirà non solo una luce più diffusa ed efficace ma anche notevoli risparmi di carattere economico in base a scelte di sostenibilità ambientale. Le spese sono state sostenute – conclude don Cristiano – anche grazie alla disponibilità dell’azienda GDA di Campi Bisenzio, una eccellenza nel settore illuminazione, che ha effettuato i lavori.
Per l’inaugurazione è prevista una cerimonia cui sono invitati tutti i parrocchiani e, più in generale, tutte le persone interessate. L’appuntamento è per le ore 19:30 di sabato 23 marzo: dopo la presentazione dei lavori ci sarà spazio per una “apericena” organizzata dal circolo parrocchiale (l’offerta è fissata in 10 euro per gli adulti e in 5 per i bambini con prenotazioni da effettuare telefonando al 331 594 6433).
La parrocchia poggese ha così modo di accogliere (“con una luce diversa”, scherza don Cristiano) la visita pastorale del vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, prevista per martedì 26 marzo (ore 21) e per domenica 31 marzo (ore 11, con la Messa domenicale).
A tale proposito nelle scorse settimane, ma anche nella serata di mercoledì 20 marzo, si sono svolte riunioni preparatorie con operatori pastorali e componenti del Consiglio Pastorale. A Bonistallo si sta anche iniziando a riflettere su un anniversario tondo: fra tre anni, nel maggio 2022, la parrocchia intitolata al santo di Assisi compirà il suo primo centenario e lo farà con iniziative (“su cui – precisa il parroco – si sta iniziando a riflettere”) di carattere non solo religioso ma anche culturale e sociale che coinvolgeranno l’intera comunità.
