6 Aprile 2019

Libera e il procuratore Nicolosi sulla mafia a Prato: «È una questione di infiltrazioni economiche»


A Prato c’è una forma di presenza mafiosa che ci concretizza nelle infiltrazioni di tipo economico. Lo ha affermato il procuratore della Repubblica di Prato Giuseppe Nicolosi in occasione dell’incontro organizzato da coordinamento pratese di Libera “Calogero Tramuta” in collaborazione con il circolo Matteotti – Prato, che si è tenuto nel pomeriggio di oggi, venerdì 5 aprile, nella sala del Gonfalone di palazzo Banci Buonamici. “Legalità, etica, ambiente – Difendere Prato dalle infiltrazioni mafiose: il ruolo della politica e della società civile” il titolo dell’iniziativa, moderata da Marina Grasso, avvocato del foro di Prato e membro di Libera.
«Anche se non ci sono organizzazioni che utilizzano metodi mafiosi nel senso del ricorso alla violenza, il problema della mafia esiste a Prato e chiama fortemente in causa la società civile e la politica – ha detto Nicolosi –. Si tratta di un tipo di presenza sotto l’aspetto economico, più subdola e di difficile individuazione, perché all’apparenza innocua, ma non per questo meno pericolosa». Il riferimento è ad attività economiche gestite o acquisite da organizzazioni mafiose che perseguono finalità di lucro attraverso metodi illeciti. Come il riciclaggio o la concorrenza sleale.
«Il tema delle infiltrazioni mafiose deve entrare a pieno titolo nell’agenda di chi si candida a ruolo di sindaco in questa città – ha affermato Marina Grasso –. Solo una società civile libera dalle mafie, di qualunque tipo, può infatti esprimere al massimo le sue potenzialità».
Oltre al riciclaggio, anche l’usura, il gioco d’azzardo e lo smaltimento illecito dei rifiuti sono i modi in cui prende forma la mafia in Toscana e a Prato. Lo ha sottolineato il referente di Libera per la Toscana don Andrea Bigalli, che ha affermato: «Per capire cosa significa realmente mafia e comprendere come contrastarla bisogna riflettere sul concetto di bene comune. Le mafie infatti attentano al bene comune a vantaggio degli interessi particolari e aggrediscono la dignità e il diritto alla felicità di tutti. Il nostro Paese si sta ammalando di indifferenza, perciò è necessario ritrovare un’umanità di fondo e perseguire il bene della collettività».
All’incontro hanno portato il loro saluto anche Francesco Puggelli, presidente della Provincia di Prato (ente che ha patrocinato l’evento), il sindaco di Prato Matteo Biffoni e il vicesindaco Simone Faggi. Il pomeriggio di riflessione – accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Prato –, che ha visto la presenza di un ampio pubblico, si è concluso con piccolo rinfresco a base dei prodotti di Libera Terra, provenienti dalle terre confiscate alle mafie.

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PratesePolemico
PratesePolemico
5 anni fa

tutti scopritori di sorgenti di acqua calda….quando scoprono chi la scalda quell’acqua?