3 Maggio 2019

Giorgio Silli lascia Forza Italia per entrare nel gruppo misto: «Siamo diventati come il Pd»


«Questa è la decisione più sofferta della mia vita politica: lascio Forza Italia e vado nel gruppo misto». Lo scrive in una comunicato stampa il deputato Giorgio Silli, responsabile nazionale del partito di Berlusconi. E poi aggiunge di farlo «senza polemica e senza rivalsa dal primo e unico partito al quale io abbia dedicato le mie energie e nel quale io abbia versato le mie speranze».

Per Silli le motivazioni riguarderebbero «il profondo, doloroso disorientamento», al quale dice di aver assistito negli ultimi mesi, ma soprattutto secondo il deputato pratese, Forza Italia sarebbe diventata come il Pd. «Non accetto più di sentirmi dire dagli amici e sostenitori di una vita che su molti temi, siamo diventati come Il PD, testuali parole. Essere di centrodestra, essere di Forza Italia, significa per me essere convinti che esistano dei confini invalicabili quando si parla di rispetto verso la nostra gente, la nostra identità e la nostra storia. Per non parlare poi del fatto che con un voto in parlamento Forza Italia, pochi giorni fa,non ha riconosciuto il genocidio Cristiano degli Armeni. Non posso accettarlo».

Nella nota Silli si rivolge, scusandosi, ai colleghi di partito: «Amici cari, con tutto il rispetto, metà di noi oggi incarnano una linea che assomiglia più a quella di Matteo Renzi che non a quella che, con impegno e dedizione, impostammo insieme ormai oltre un decennio fa, quando eravamo noi a trainare la coalizione del centrodestra e non a esser trainati. L’altra metà di noi, ogni giorno, si domanda perché, in queste condizioni, restare in Forza Italia. Io questo indugio lo risolvo oggi, restando leale a me stesso e ai miei elettori, lascio il gruppo parlamentare, dove ho molti amici, non in maniera indolore, in favore del gruppo misto, dove proseguirò più liberamente la mia battaglia per un’Italia della ragione e della prosperità, che ha il diritto, e lo difende, di proteggere se stessa. Non cambio casacca, ne dismetto una nella quale non mi riconosco più».

Silli però conferma il suo sostegno a Daniele Spada, candidato del centrodestra alle prossime elezioni amministrative per il Comune di Prato. «Nella tornata elettorale delle amministrative di Prato il PD è il nemico numero uno, il responsabile delle condizioni nelle quali versa oggi la città: per questo sono accanto a Spada convintamente, senza se e senza ma e sono convinto che il giusto gioco di squadra potremo non solo vincere ma migliorare Prato in molto meno tempo di quanto ci si aspetti», conclude l’ex azzurro Giorgio Silli.

 Erica Mazzetti, la coordinatrice provinciale di Forza Italia, commenta così la scelta di Silli di abbandonare il partito: “Giorgio Silli era un dirigente nazionale di Forza Italia, quindi è complice della situazione che addita come la causa della sua uscita”. “Per me è come se fosse uscito da Forza Italia il 5 marzo 2018 – continua Mazzetti – visto che da quando è stato eletto in Parlamento, non è più stato presente alle iniziative pubbliche e di partito e non ha partecipato alle trattative regionali in vista delle amministrative”. La coordinatrice provinciale assicura che l’uscita di Silli, Lafranceschina e Betti (gli ultimi due candidati ora con la Lega) non cambia niente negli equilibri locali di partito. “La coerenza paga sempre, sono sempre rimasta dentro Forza Italia anche durante altre crisi, rimarrò sempre dentro”, conclude Mazzetti, che risponde anche sul punto della “somiglianza col PD”: “Uguali al PD? Si tratta di un appiglio ingiustificato perché siamo sempre stati opposti alla sinistra, pur essendo con lei all’opposizione in Parlamento. Mi sembra, piuttosto, che sia la Lega più simile alla sinistra, visto che ci governa insieme”.

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pisolo
pisolo
4 anni fa

Con tutto il rispetto per Silli, quando afferma che il PD è”il responsabile delle condizioni nelle quali versa ora la citta’”, dice una grande scemenza , oltretutto sapendo di mentire a se stesso.Le condizioni in cui versa la citta’ sono il frutto dei cambiamenti a cui la societa’ del nostro paese e del nostro continente stanno assistendo e che per primi e non per ultimi gli amici del centrodestra negli anni passati non hanno saputo gestire o volendo, non hanno gestito meglio degli altri; quindi Silli, se vuol parlare di politica, faccia dei discorsi seri altrimenti si occupi dell’acquisto di brillantina, che forse gli è piu’ congeniale.

Asfaltorovente
Asfaltorovente
4 anni fa

Una volta li chiamavano “rivolta giubba”.
Una volta eletti trovano sempre la scusa per rivoltare giubba.