14 Gennaio 2020

Lotta allo Smog a Prato: basta intervenire su riscaldamento e auto?


 

Anche a Prato è purtroppo già emergenza smog in questi primi giorni del nuovo anno complici anche le condizioni meteo alquanto sfavorevoli. Da martedì 7 gennaio  è dunque scattato il piano per ridurre le emissioni di polveri sottili con provvedimenti simili presi anche a Montemurlo e Carmignano.

 

Emergenza Polveri sottili: riscaldamento e auto con più limiti

Per ridurre l’emissione di polveri sottili PM10, le mosse che solitamente adottano le amministrazioni comunali sono la riduzione delle ore in cui è permesso utilizzare gli impianti di riscaldamento domestico e vietare la circolazione dei mezzi a motori più inquinanti, i diesel Euro 2 ed Euro 3, nelle ZTC, ovvero le zone a traffico controllato. Misure obbligate per legge e legittime per preservare la salute dei cittadini ma che indubbiamente non bastano e che vengono prese soltanto in situazioni emergenziali quando si superano i limiti definiti.

 

Inquinamento da PM10: come cercare di prevenirlo

La salute delle persone ma anche degli altri esseri viventi e del pianeta deve anche passare da buone abitudini da seguire tutto l’anno e dall’innovazione tecnologica. Sia sul fronte delle costruzioni che delle auto, il futuro non può infatti che essere “green”. Nei palazzi di nuova costruzione, gli impianti di riscaldamento guardano sempre di più alle fonti rinnovabili o comunque che impattino il meno possibile sull’ambiente. Anche sulle abitazioni già esistenti è fondamentale effettuare una costante manutenzione delle caldaie divenuta obbligatoria per ridurre quanto più possibile le emissioni nocive.

Sul fronte auto invece,molte automobilistiche come la Volkswagen, BMW, Tesla etc. hanno già messo in cantiere nuovi modelli ibridi o completamente elettrici con impatto ambientale molto limitato ed hanno anche già fissato la data esatta in cui non verranno più prodotti modelli di veicoli con motore tradizionale. Ovviamente questo cambiamento sul parco delle auto circolanti, avverrà in tempi medio lunghi ma questo non vuol dire che anche sui nostri mezzi non possiamo effettuare la giusta manutenzione per ridurre quanto più possibile le emissioni.

Nelle macchine diesel è fondamentale avere sempre il filtro antiparticolato in perfette condizioni per ridurre la quantità di PM10 che viene rilasciato nell’aria. Questo elemento , facilmente acquistabile anche online su siti come il Negozio di ricambi auto Motordoctor.it, viene controllato nella revisione biennale ma sarebbe opportuno farlo testare più frequentemente, magari una volta ogni 365 giorni per essere sempre sicuri della sua totale efficienza.

Solitamente un filtro antiparticolato va cambiato dopo aver percorso con la propria auto, tra gli 80.000 ed i 100.000 chilometri anche se alcuni modelli di vetture  più recenti riescono a mantenerlo in ottime condizioni fino a 180.000 km. Da qualche tempo poi si è scoperto che il problema delle emissioni di Particolato non riguarda solo i motori diesel ma anche quelli benzina con l’adozione di filtri GPF,  sigla che sta per Gasoline Particuler Filter.

 

Polveri sottili, la questione va oltre auto e riscaldamento

Se pur le direttive in situazioni emergenziali come in questo inizio di nuovo anno, mirino sempre al riscaldamento domestico e alla circolazione delle auto private, l’emissione di polveri sottili nell’aria arriva anche da altre fonti inquinanti come la stragrande maggioranza dei processi industriali o da altri mezzi di trasporto come gli aerei. Indubbiamente queste direttive cercano di trovare soluzioni più rapide possibili ad una reale problematica che riguarda da vicino ogni cittadino ma è chiaro che passa da molti più interventi la strada perché si possano prevenire gli allarmi legittimi causati dalle polveri sottili. Si tratta di un processo che ovviamente va oltre i confini del comune di Prato, della Toscana ed anche d’Italia e d’Europa ma che non può essere posticipato all’infinito se si ha a cuore il futuro delle nuove generazioni e del pianeta tutto.

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