14 Maggio 2020

Le quattordici regole per la prevenzione nei luoghi di lavoro: parte la distribuzione del volantino anticontagio nelle imprese


Al via da oggi la distribuzione capillare di un volantino informativo, in lingua italiana e cinese, sulle quattordici regole da rispettare negli ambienti di lavoro per contenere la diffusione del virus. Si tratta di una serie di utili raccomandazioni, predisposte dalla Regione tramite il Dipartimento di prevenzione dell’Asl, per la ripresa in sicurezza delle attività produttive, con l’obiettivo di garantire adeguati livelli di tutela della salute per tutta la popolazione.

“La riapertura delle attività, con l’avvio della fase 2, richiede gradualità, prudenza e monitoraggio costante dell’epidemia, per non vanificare gli sforzi fatti fino a oggi – dichiara il presidente della Regione, Enrico Rossi -. Occorre consapevolezza e rapidità di intervento al fine di scongiurare il rischio di tornare indietro. Questo sarà possibile mantenendo vivo il patto di responsabilità nei luoghi di lavoro, di transito e di incontro. Confido nel rispetto reciproco di quelle regole basilari, indispensabili per approdare a una nuova normalità nel segno della sicurezza, dovendo convivere a lungo con questo virus”.

“La fase 2, la fase della ripartenza, deve essere caratterizzata da massima attenzione e prudenza – sottolinea Matteo Biffoni, sindaco del Comune di Prato e presidente di Anci Toscana -. La riapertura delle attività industriali e commerciali è fondamentale, ma mai a discapito della tutela della salute per i lavoratori. Per questo il rispetto dei nuovi protocolli di sicurezza, delle regole su sanificazione, uso di dpi, distanza interpersonale, sono fondamentali per evitare la ripresa della curva di contagio. Tutti, sempre, devono lavorare nel rispetto delle regole. Questi strumenti informativi, messi a disposizione dalla Regione, sono uno strumento ulteriore, accanto ai controlli, per il rispetto delle norme sui luoghi di lavoro, che a Prato vengono fatti in modo continuativo”.

“La fase attuale dell’epidemia richiede particolare attenzione soprattutto nel controllo del territorio al fine di evitare il manifestarsi di focolai. Un impegno che chiama in causa tutti i cittadini e che coinvolge comunità e contesti di lavoro. Il nostro impegno deve quindi essere teso a supportarne lo sforzo anche tramite interventi informativi e di assistenza come questo, che condensa in una formula grafica e sintetica le indicazioni basilari per una prevenzione efficace – spiega Renzo Berti, direttore del Dipartimento della prevenzione della Asl centro -. La distribuzione di questo vademecum, che contiene indicazioni mirate e operative, rivolte ad aziende sia italiane che a conduzione cinese, avverrà in collaborazione con le amministrazioni comunali, le parti sociali e il Consolato generale della Repubblica popolare cinese”.

Di seguito le 14 regole per i luoghi di lavoro, aggiornate all’ordinanza regionale 48.

1) Spostamento verso il luogo di lavoro: Per andare a lavoro è consigliato l’uso della bicicletta e di altri mezzi elettrici. Se si prende l’autobus (o il treno) mettere mascherina, guanti monouso pulendosi le mani prima di metterli e dopo averli tolti. In auto max due persone con uso mascherina.

2) Colpi di tosse e starnuti: In caso di tosse o starnuti utilizzare fazzoletto di carta da gettare subito nel cestino, oppure utilizzare la piega del gomito, quindi lavarsi le mani. E’ vietato espellere catarri o saliva a terra.

3) Mascherine: Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori le mascherine chirurgiche che sono sempre obbligatorie in presenza di più persone in spazi comuni.

4) Febbre e sintomi: Il lavoratore che ha febbre o altri sintomi influenzali, dovrà rimanere a casa ed avvertire in azienda. Il datore di Lavoro potrà misurare la temperatura ai lavoratori all’ingresso.

5) Distanza sociale: Quando non sia possibile il mantenimento della distanza di un metro tra i lavoratori e non siano possibili altre soluzioni (anche inserendo elementi separazione in plexiglass) è comunque necessario l’uso di adeguate mascherine. Viene consigliata una distanza interpersonale di almeno 1,80 mt.

6) Raccolta rifiuti: Le mascherine, guanti ed altri dispositivi di protezione utilizzati normalmente, compreso i fazzoletti di carta usati, devono essere correttamente smaltiti nell’indifferenziato o all’interno di un apposito contenitore dedicato.

7) Regolare gli accessi – Personale esterno: Gli esterni (clienti, fornitori e trasportatori) possono accedere in azienda uno alla volta, mantenendo la distanza sociale, evitando il più possibile contatti con il personale. E’ consigliato ricevere fornitori, trasportatori e acquirenti su appuntamento.

8) Personale interno e organizzazione aziendale: Gli orari di ingresso/uscita devono essere scaglionati per evitare contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa). Se il luogo di lavoro è particolarmente ridotto rispetto al numero di lavoratori, potrà essere adottato il lavoro su più turni. Quando il lavoro lo consente deve essere sempre privilegiato il lavoro da casa.

9) Sanificazioni: Gli ambienti di lavoro, i servizi e le attrezzature di lavoro devono essere sottoposti a scrupolosa pulizia e sanificazione almeno una volta al giorno e comunque in funzione dei turni di lavoro. La sanificazione va fatta passando su tutte le superfici con un panno inumidito con alcool a 70% o candeggina al 0,1% – 0,5% di cloro attivo (e prodotti indicati nel “Rapporto ISS Covid-19 n. 19/2020”), prestando particolare attenzione alle superfici toccate dai lavoratori come tavoli, sedie, postazioni di lavoro, maniglie, porte, finestre, interruttori, servizi igienici, forbici, macchine da cucire. Questa sanificazione può essere svolta dai propri lavoratori muniti di adeguati Dpi (dispositivi di protezione individuale) e relativa formazione. Il datore di lavoro o suo delegato deve tenere la registrazione di tutte le sanificazioni effettuate.

10) Igiene delle mani: Il datore di lavoro mette a disposizione, nei locali della ditta, il gel idroalcolico da tenere negli spazi comuni e vicino alla porta d’ingresso. I lavoratori devono lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con gel. Si raccomanda di non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca.

11) Ricambi d’aria: Gli ambienti di lavoro come uffici, reparti produttivi, servizi e tutti gli spazi comuni devono essere areati al massimo, mediante l’apertura di porte e finestre. Se sono presenti impianti di aerazione devono essere sanificati periodicamente, secondo le indicazioni contenute nel “Rapporto ISS Covid 19 n. 5/2020; altrimenti devono essere tenuti spenti garantendo la massima ventilazione dei locali.

12) Servizi (wc, spogliatoi, mensa): Se in azienda è presente una mensa o un locale refettorio, per mantenere la distanza sociale possono essere organizzati turni per il consumo dei pasti. I tavoli devono essere puliti e sanificati dopo ogni pasto. I bagni e gli spogliatoi devono essere mantenuti puliti e sanificati quotidianamente. I locali wc devono essere dotati di idonei mezzi detergenti (carta igienica, prodotti per sanificare, sapone liquido, guanti monouso e mezzi asciuganti).

13) Informazione dei lavoratori: Il datore di lavoro deve informare i lavoratori sul rispetto delle disposizioni e precauzioni date (comprensive delle presenti) con cartelli visibili all’ingresso e all’interno della ditta o altri mezzi efficaci.

14) Protocollo anti-contagio: Ogni datore di lavoro è tenuto alla stesura di un protocollo di sicurezza delle misure anti-contagio. Il protocollo deve essere compilato su un modello fornito dalla Regione ed inviato entro 30 giorni dalla riapertura dell’attività. Chi il 18 maggio avevo già riaperto ha tempo fino al 31 maggio. Si può inviare il protocollo in due modi: per e-mail a protocolloanticontagio@regione.toscana.it oppure, aiutati da persona di fiducia (consulente, associazione di categoria, commercialista), collegandosi a https://servizi.toscana.it/presentazioneFormulari, che rimanda al portale SUAP. Il datore di lavoro deve condividere il protocollo con Rspp, medico del lavoro, rappresentanze dei lavoratori, Rls o Rlst. Il protocollo firmato da tutti può essere allegato al Documento di Valutazione del Rischio.

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