14 Maggio 2020

Rossi frena sulle riaperture di bar, ristoranti e parrucchieri: “Non tutte insieme: si rischia il bomba libera tutti”


Ancora nessuna indicazione certa da parte della Regione Toscana sulla riapertura delle attività economiche chiuse: negozi, bar, ristoranti, estetisti e parrucchieri, che speravano di poter riaprire lunedi 18 maggio. Il presidente Enrico Rossi, intervenendo in consiglio regionale nella seduta di oggi pomeriggio in videoconferenza, ha spiegato che ancora mancano sia il decreto del premer Conte che affidi ufficialmente alle Regioni l’autonomia sulle riaperture, sia i protocolli nazionali che disciplinino come si potranno riaprire i negozi.

“17, 27, 30: non sono numeri del lotto, ma i numeri dei contagi in Toscana negli ultimi tre giorni – ha premesso il governatore. Ieri abbiamo avuto 30 contagi, di cui sette scoperti grazie ai test sierologici. Siamo ancora distanti dal contagio zero e aspettiamo di capire come le riaperture della fase 2 iniziata lunedi 4 maggio incidano sul piano epidemiologico. Sappiamo che i risultati dell’incontro con il virus si iniziano ad apprezzare dopo 7-10 giorni. Dunque un quadro sui primi effetti dell’allentamento delle misure restrittive potremo farlo soltanto alla fine di questa settimana-inizio settimana prossima”.
Rossi ha ribadito l’appello a “comportamenti appropriati da parte dei cittadini”, il convincimento che “il virus non si è indebolito”, e l’impegno a mettere rapidamente in quarantena i covid positivi, individuare e isolare i contatti stretti.
Sulle riaperture, la parola d’ordine del governatore è gradualità. “Le ripartenze tutte in un giorno sono rischiose, perchè si rischierebbe di produrre assembramenti e dare ai cittadini un messaggio sbagliato di bomba libera tutti. Mi pare che questo non sia neppure nelle intenzioni del governo”.

Dunque l’orientamento della Regione è quella di consentire la riapertura graduale a partire dai “18.000 negozi di vicinato”, per i quali Rossi aveva chiesto al governo la riapertura già nella data di lunedi 11 maggio. “Mi sembrava che si potesse fare con regole ferree, consentendo una prima riapertura di negozi non alimentari. Credo che la riapertura di queste tipologie sarebbe già una risposta importante” ha detto Rossi.
Se la posizione della giunta regionale dovesse essere confermata, si prospettano dunque tempi ancora lunghi per la riapertura di bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri. Per il governatore, ad esempio, è opportuno coinvolgere i comuni, per mettere a disposizione strade e piazze ai gestori di locali che saranno penalizzati dalla riduzione degli affari a causa del distanziamento sociale.

“Avverto che le svolte di un giorno – ha concluso il presidente della Regione Rossi – mi paiono messaggi pericolosi, tali da indurre ad un allentamento e a pensare che tutto sia passato. Metto tutti in guardia dal pericolo che dover tornare indietro sarebbe negativo anche per le categorie economiche”.

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