5 Giugno 2020

Diciotto società calcistiche pratesi firmano il “patto per la rinascita”: niente rimborso agli allenatori per quattro mesi e stop aumento quote VIDEO


Diciotto società della provincia di Prato, Coiano Santa Lucia, Prato Sport, Grignano, CF2001, Giovani Vernio, Jolo, Maliseti Seano, PSG, Pietà 2004, Tavola Calcio, Vernio, Poggio a Caiano, Chiesanuova, La Querce, Mezzana, Prato Nord, Galcianese e Zenith Audax,  hanno sottoscritto un “patto per la rinascita”. Il documento sottoscritto dai presidenti dei vari sodalizi, ha sostanzialmente individuato un vademecum che sarà utilizzato da tutte le società nell’intento di superare l’emergenza Covid 19. Nel documento le società sottoscriventi, presentato alla presenza del presidente del Comitato Regionale Toscano Paolo Mangini e del vice presidente Massimo Taiti, si sono impegnate, a congelare gli aumenti le quote per l’iscrizione alla scuola calcio ed ad estendere il pagamento dele quote fino alla categoria Allievi, a sospendere il pagamento per quattro mesi il rimborso a tutti gli allenatori ed istruttori, ad aprire un tavolo di concertazione con il comune di Prato per la richiesta di un contributo di €130.000 che verrà suddiviso in quota parte alle varie società, secondo un meccanismo legato al numero dei tesserati da destinare al pagamento delle quote per l’iscrizione alla scuola calcio per le famiglie in difficoltà, ad entrare a fare parte del consorzio in corso di formazione di concerto con il Comitato Regionale Toscano per l’acquisizione a prezzi calmierati per le utenze per gli impianti sportivi.

Il calcio a Prato prova ad aggregarsi e darsi delle regole morali: il famoso gentlemen’s agreement: funzionerà ? Le prime riposte arriveranno quando si tornerà a giocare. Ecco il servizio realizzato dalla nostra emittente sulla presentazione del documento:

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Elisabetta
Elisabetta
3 anni fa

Da genitore non mi sembra tanto giusto.
Noi paghiamo l’iscrizione che dovrebbe comprendere la quota per gli allenatori….spesso sono ragazzi universitari che seguono i nostri figli e con i pochi soldi che riescono a guadagnare, possono a malapena levarsi qualche sfizio. Già tante volte dalle società non vengono rispettati gli accordi presi sui rimborsi e con una scusa o un’altra vengono spesso rinviati i pagamenti o addirittura persi. Loro sono le persone che stanno con i nostri figli,che gli insegnano valori e rispetto oltre alle tecniche sportive
Perché dovrebbero rimetterci.
Le società dovrebbero trovare altre strade per far ripartire lo sport..
Il patto per la rinascita dovrebbero farlo sulle loro spalle non su gli allenatori.

Ilario
Ilario
3 anni fa

Siamo all’anno zero x quanto riguarda la gestione delle società sportive, andrà avanti chi si saprà organizzare x quello che c’è, gli istruttori saranno fondamentali x le attività di un certo livello, decisione assurda

Renato Montagnolo
3 anni fa

Quindi gli allenatori qualificati, che pagano il tesseramento, che pagano i corsi di aggiornamento, che pagano i corsi per ottenere le qualifiche devono lavorare gratis? Per garantire lo stipendio a quelle figure che lavorano nelle società senza aver nessun tipo di qualifica?

Simpatica iniziativa. Sicuramente non gioverà alle tasche degli allenatori, ma qualcuno manterrà tutti i suoi benefici

Renato Montagnolo
3 anni fa

Ho una proposta per i furbettini di quartiere:
– gli allenatori non firmano nessun accordo iniziale. Lavorano per le società e a fine anno gli utili delle società vengono divisi equamente tra tutti i dipendenti. O forse gli utili del prossimo anno devono servire per far guadagnare il doppio chi lavora all’interno delle società senza nessun titolo, qualifica, ecc?

– i genitori pagano la quota di iscrizione. Ma a fine anno le società consegnano il cartellino nelle mani dei genitori. O forse le famiglie devono pagare la quota di iscrizione e poi magari devono anche pagare prezzi assurdi per poter trasferire in una squadra diversa?

Mr. Vittorio Certosa
Mr. Vittorio Certosa
3 anni fa

Da allenatore ritengo questo “patto” una vera e propria pagliacciata. Intascare le quote dei genitori e congelare i rimborsi non ha senso. Comunque molte società spariranno e sarà la volta buona che molti i dividui come questi smetteranno di inquinare il pianeta calcio giovanile.