13 Giugno 2020

Vernio, domani la commemorazione dell’abbattimento del bombardiere Usa nel ’44


La storia non si dimentica, specialmente se si intreccia con le vicende di giovani ragazzi che combattono e perdono la vita per difendere la libertà di un Paese che non è il loro. Per questo, come ogni anno, l’associazione Linea Gotica Alta Val Bisenzio, ripropone un evento speciale per commemorare i giovani aviatori americani del B-25J abbattuto a Carbonale di Vernio il 7 giugno 1944. Domani, domenica 14 giugno, alle ore 9 è prevista la visita alla mostra permanente dell’Associazione in piazza del Comune a San Quirico mentre alle 10 in piazza della chiesa a Poggiole c’è il ritrovo per iniziare il percorso che porta a Carbonale.

“È una bella iniziativa che coltiva la memoria dei giovani caduti, il valore dell’amicizia che la popolazione di Vernio ha sempre riservato alle loro famiglie, e che ci sollecita a continuare a impegnarci con determinazione per la pace”, sottolinea il sindaco Giovanni Morganti.

Circa venti anni fa iniziarono i primi ritrovamenti dei resti dell’aereo che ora sono esposti nella mostra permanente a S. Quirico di Vernio e il lavoro prezioso di ricerca condotto dall’Associazione Linea Gotica. Il bombardiere, che faceva parte del 379′ Squadrone della 12’Air Force, il 7 giugno 1944 era partito dalle basi della Corsica per attaccare i tedeschi sulla dorsale appenninica. Quel giorno purtroppo la contraerea tedesca riuscì ad avere la meglio, sei dei sette soldati dell’equipaggio persero la vita. La gente di Vernio si preoccupò subito della sepoltura temporanea dei soldati nel cimitero di Montepiano.

Dal 2014, dopo vari altri ritrovamenti, come la relazione originale americana sulla caduta e una piastrina appartenente al pilota, è nato un profondo legame tra l’associazione e alcuni parenti dei caduti che sono venuti in Italia per partecipare all’inaugurazione del cippo posato sul luogo dell’incidente. Sulla vicenda è stato scritto anche un libro curato da Lisa Nannini e Holly Mead, nipote di uno degli aviatori.

L’anno scorso, in occasione del bicentenario della presenza del Consolato americano a Firenze, c’è stata una celebrazione a cui ha preso parte il console americano Benjamin Wohlauer e gli stessi familiari dei soldati, tornati di nuovo a Vernio.

Gli ospiti Usa sono arrivati dalla California, dal Wisconsin e da Baltimora: Diane Ford e Holly Mead (figlia e nipote del pilota Benton Eichorn), Gary e Brenda Dean quest’ultima figlia del mitragliere di coda Wilmer Hochstatter (l’unico sopravvissuto, morto poi molto presto) e poi Kristin e Sonny Lacy (nipoti di William Everett, il copilota) che hanno donato al museo l’ultima lettera scritta alla moglie da William. Nel cippo di Carbonale si ricordano anche gli altri aviatori: Franck Wargo (operatore radio), Simon Sawyer (navigatore) e i mitraglieri Donald Ney e Raymond Thomson

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