30 Giugno 2020

Vini contraffatti venduti su E-Bay, indagati due commercianti pratesi: fornivano i “vuoti a rendere” per le bottiglie tarocche FOTO


Due commercianti pratesi attivi nel ramo alimentare sono tra gli 11 indagati dell’inchiesta “Vuoti a rendere” del Nas Carabinieri di Firenze, ritenuti responsabili di contraffazione di vini pregiati, sia italiani che stranieri, venduti su E-Bay a prezzi concorrenziali rispetto agli originali, a cifre che per alcune bottiglie di formato magnum superavano comunque i 1.000 euro. Peccato che all’interno anziché i vini IGT, DOC o DOCG, c’erano prodotti di qualità assai inferiore, acquistati on line o presso discount in confezioni da 5 litri e travasati nelle bottiglie prestigiose. I due indagati pratesi, un uomo e una donna conviventi nella provincia, si occupavano proprio di reperire le bottiglie vuote autentiche di vini pregiati presso ristoratori compiacenti e di metterle a disposizione degli altri indagati per orchestrare la frode. In provincia di Brescia aveva sede la vera e propria centrale della contraffazione, ideata e realizzata da un altro cittadino italiano: qui, in un fondo trasformato in vera e propria cantina abusiva, avveniva la sigillatura con tappi in sughero e capsule contraffatte, di colore uguale o simile all’originale, comunque idonee a trarre in inganno il consumatore. Qui le bottiglie e le casse di vino contraffatto venivano imballate e provviste di falsi sigilli di garanzia, con lo scopo dissimulare la mancanza di segni distintivi corrispondenti alle capsule autentiche.
Nella cantina abusiva sono state sequestrate bottiglie di vino piene e sigillate, di vari marchi di pregio, sia nazionali che esteri, contraffatte e pronte per la commercializzazione; un ingente quantitativo di elementi di packaging utilizzati per la frode, costituito da scatole portabottiglie in legno con impressi i segni distintivi di famose case vitivinicole, bottiglie vuote con etichette di vini pregiati, tappatrice, rotoli di capsule di vario colore, carta da imballaggio a marchio, tappi in sughero ed in materiale sintetico, gabbiette da spumante e confezioni di vino rosso in formato bag in box.
I prodotti, una volta contraffatti, venivano commercializzati sul mercato nazionale ed internazionale (in particolare Spagna, Germania, Belgio, Francia ed USA), utilizzando prevalentemente la piattaforma di aste on line “Ebay”. Gli indagati avevano approntato a tal fine decine di account, utilizzandoli non solo per l’offerta di vendita ma anche per inserire false recensioni positive, che ne accreditassero attendibilità e affidabilità. L’indagine, che ha portato stamani a perquisizioni nelle province di Prato, Brescia, Pisa, Roma, Barletta-Andria-Trani, Como e Foggia – è scaturita nell’ottobre 2018 dalle segnalazioni di alcune case produttrici di vino pregiato IGT Toscana, che nutrivano sospetti sulla vendita on line dei loro prodotti.
Al riconoscimento della contraffazione hanno collaborato rappresentanti di sedici aziende costituenti il gotha della produzione vitivinicola italiana. Le indagini sulla commercializzazione dei falsi, svolte grazie alla collaborazione di Ebay, hanno permesso di individuare l’esistenza di un vero e proprio “mercato parallelo” nel quale operano soggetti non professionisti, legati tra loro e capaci di smistare vini di provenienza anche illecita senza fornire la minima garanzia di tracciabilità e autenticità, vini che in parte si contesta siano stati reintrodotti nelle enoteche o somministrati in esercizi di ristorazione.
Nel corso delle indagini, i carabinieri del Nas hanno attivato una cooperazione EUROPOL per verificare la destinazione di alcune partite più ingenti di vini contraffatti destinate all’estero, a livello europeo ed extra europeo. I risultati dell’indagine evidenziano i rischi di frode economica e sanitaria cui si espone chi, in cerca dell’affare facile, si affida a venditori “anonimi” per l’acquisto di questo tipo di prodotti.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments