26 Agosto 2020

La Lega presenta i candidati: “Non abbiamo bisogno di un nemico. La Ceccardi è il cambiamento” FOTO


“Sono i sei migliori candidati che la Lega poteva esprimere; ciascuno con un’esperienza amministrativa da consigliere o ex consigliere comunale, che si batteranno affinchè Prato diventi centrale nelle politiche della Regione”. Così il commissario provinciale della Lega Gabriele Genuino ha presentato i sei candidati: accanto allo stesso Genuino (capolista), ci sono la capogruppo in consiglio comunale Patrizia Ovattoni, Daniele Spada, candidato del centrodestra alle scorse amministrative e ora sui banchi dell’opposizione, le consigliere comunali di Poggio a Caiano Diletta Bresci ed Elena Chiti, ed Emilio Paradiso, della Lega Toscana, che ha stretto l’accordo con il Carroccio, partito di cui era stato segretario a Prato negli anni Novanta.

“Emilio è tornato a casa, nell’unico posto dove era giusto che fosse: evitando diatribe giuridico-legali, abbiamo deciso di mettere una pietra sopra e ripartire da dove ci eravamo lasciati” – ha detto Genuino, che strizza l’occhio all’elettorato moderato, accreditando un’immagine rassicurante della Lega: “ Governiamo in diverse Regioni, che hanno il più alto Pil italiano. Una certa parte politica ha bisogno di un nemico. Noi non siamo quelli e non faremo l’errore di fare politica su facebook: incontreremo gli elettori nelle piazze; purtroppo il covid ci ha fermato, ma siamo sicuri di poter raggiungere tutta la cittadinanza, proponendo temi che non sono né di destra, né di sinistra, ma di buon senso. La Toscana ha bisogno di cambiamento e solo Susanna Ceccardi presidente lo potrà garantire”.


Poi sono i candidati a prendere la parola per illustrare alcuni punti del programma.
Diletta Bresci punta su edilizia scolastica, un problema che prescinde dal coronavirus, visto anche l’aumento degli alunni nella provincia di Prato: “Le scuole pratesi hanno chiesto alla Regione 30 milioni di euro per l’adeguamento di impianti antisismci e antincendio” afferma Bresci, che sui temi economici propone di “abbandonare politiche di sostegno di difficile accesso, tagliare gli sprechi della macchina regionale e orientare lo sforzo economico della Regione sulla riduzione delle aliquote IRAP alle imprese e l’addizionale IRPEF regionale alle famiglie per aumentare il potere d’acquisto interno di famiglie e cittadini”.

“Solo nel distretto tessile – aggiunge Patrizia Ovattoni – il Covid ha portato ad una perdita di fatturato di 700 milioni e il tasso di disoccupazione è purtroppo in crescita; dobbiamo incentivare le piccole e medie imprese, soprattutto quelle a gestione familiare, e ridare dignità al lavoro, contrastando caporalato, abusivismo e concorrenza sleale. Sugli scarti tessili occorre semplificare le normative per far sì non siano più classificati come rifiuti ma come risorse”.

 
Daniele Spada ha spiegato così i motivi che lo hanno spinto a candidarsi: “Sono qui per due ragioni: il primo motivo è per Susanna Ceccardi, un’ottima candidata e una persona che mi ha convinto che era giusto accettare la sfida. Il secondo motivo è che dobbiamo uscire dal malgoverno in cui versa la Toscana da 50 anni. Basti pensare allo sciagurato bando di assegnazione del Tpl. Ceccardi ha già detto che non appena vinceremo, sospenderemo l’assegnazione del servizio perché ci sono troppe cose che vanno riviste, come ho già denunciato assieme ad altri due consiglieri comunali. Buonsenso e correttezza avrebbero voluto che già adesso si sarebbe dovuto prendere questa decisione, visto le inchieste della magistratura, ma Rossi ha voluto pervicacemente andare avanti sulla propria strada”.

“Di scelte scellerate in Toscana ne sono state fatte tante – aggiunge Emilio Paradiso – oltre alla gara del tpl, ci sono stati l’abbattimento del vecchio ospedale per un nuovo ospedale inadeguato, oppure la gestione dell’acqua, che ora la sinistra afferma deve essere pubblica, quando l’hanno privatizzata loro. È arrivato il momento di dare alla Toscana un cambiamento reale. Il prossimo sarà un autunno caldo, finirà forse la cassa integrazione per tante persone. Dovremo dare la priorità ai disoccupati e a quelli che resteranno senza lavoro: alla classe media, che sta diventando la classe povera. Anziché comprare i banchi con le ruote, questi soldi sarebbero utili per aiutare le persone in difficoltà”.

“La crisi economica post-Covid, che ha colpito duramente imprese e famiglie – afferma Elena Chiti – ha evidenziato anche la necessità per Prato e per le altre città della Provincia di dotarsi di infrastrutture adeguate per tornare ad essere competitive e ricche. Urge risolvere il nodo della declassata e realizzare l’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A11, nel tratto compreso tra Firenze e Pistoia. La politica deve anche tornare ad occuparsi delle politiche giovanili e favorire l’ingresso nel mondo del lavoro ai nostri giovani, per evitare la “fuga dei cervelli”. Nel mio programma politico mi occupo inoltre di politiche femminili: lotta alla violenza domestica e di genere e garantire pari opportunità nel mercato del lavoro”.

Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
tatanka
tatanka
3 anni fa

Son d’accordo che la Ceccardi sia il cambiamento, ma in peggio.

Alberto
Alberto
3 anni fa

Poerianoi