30 Ottobre 2020

“Se ci chiudi, ci paghi”: domani presidio di Prato Antifascista davanti alla Prefettura


Se ci chiudi, ci paghi. È il motto del presidio organizzato domani, sabato 31 ottobre alle 18,30, davanti alla Prefettura da Prato Antifascista. “Sono passati quasi 9 mesi dal lockdown e, in tutto questo tempo, non è stato fatto nulla di ciò che era necessario riguardo a trasporti, sanità, scuola – scrivono gli organizzatori -. Ora siamo in una situazione peggiore rispetto a marzo e l’unica misura del governo è colpire le categorie già bastonate dalla crisi: partite IVA, piccoli esercenti, lavoratori della cultura e dello spettacolo, insegnanti, cassintegrati, gestori di attività sportive. Non ci stiamo più. Non vogliamo tenere tutto aperto indiscriminatamente, il virus è un pericolo reale e la nostra responsabilità come società è di contenerlo. Vogliamo solo che tutti siano tutelati. Se ci chiudi, ci paghi. Stop affitti, utenze, mutui, sfratti, patrimoniale per i grandi redditi, tutele per tutti i lavoratori”.
Il presidio – assicurano gli oganizzatori – si terrà nel rispetto delle disposizioni in materia anti-contagio, mediante dispositivi di protezione individuale e distanziamento interpersonale. Hanno dato la loro adesione all’iniziativa: Prato Antifascista, Potere al Popolo Prato, Toscana a Sinistra Prato, Partito dei CARC Prato, ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa Onlus,
Assemblea Sulla stessa barca, Rete degli studenti medi Prato, Partito Comunista – sez. “Ada e Ofelia Giugni” Prato, PaS – Priorità alla Scuola, Partito della Rifondazione Comunista Prato, Mensa Sociale.

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