18 Novembre 2020

Demolizione vecchio ospedale, ennesimo intoppo: il covid blocca per dieci giorni la maxi-pinza


E’ un rapporto travagliato quello fra la città di Prato e la maxi-pinza che deve demolire l’ex Misericordia e Dolce. A nemmeno un mese dalla partenza dei lavori per abbattere il corpo centrale del vecchio ospedale (leggi l’articolo), il braccio meccanico che raggiunge i 40 metri d’altezza, ha dovuto interrompere di nuovo la propria attività. Il motivo va ricercato nel contagio da coronavirus che ha colpito alcuni operai che sono al lavoro all’interno del cantiere di via Cavour. E fra questi c’era pure l’addetto alla movimentazione della maxi-pinza. Una mansione molto delicata, che richiede tempo per la formazione sul campo, e che ha fatto propendere per lo stop ai lavori col maxi braccio meccanico in attesa della negativizzazione dell’addetto.

Il cantiere è così andato avanti per dieci giorni a scartamento ridotto, limitandosi a utilizzare mezzi più piccoli. Da oggi, invece, la maxi pinza è tornata in funzione, a seguito del ritorno a Prato dell’addetto. Ricordiamo che non è la prima volta che la maxi-pinza resta ferma in città in attesa di potere entrare in funzione. Arrivato a fine dicembre 2018, il braccio meccanico è rimasto inoperoso per mesi a seguito della lunga battaglia legale per l’assegnazione del cantiere. Poi il ritorno in città a fine settembre e il nuovo stop causa covid.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei lavori al vecchio ospedale, al momento siamo a un quarto della demolizione del blocco centrale. L’azienda che ha vinto l’appalto ha già annunciato all’Asl che proverà a recuperare il tempo in parte perso negli ultimi dieci giorni. Anche se da ambienti politici si prospetta il rischio di possibili ritardi.

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