12 Novembre 2020

Emergenza covid, l’ospedale si riorganizza. Da lunedì partono i lavori per aumentare i posti letto. Matarrese: “Polmoniti gravi anche fra i cinquantenni” VIDEO


Il Santo Stefano si prepara a fronteggiare un eventuale picco di contagi in provincia di Prato. Da lunedì l’ospedale lavorerà in una triplice direzione per dotarsi di un maggiore numero di posti letto. Da un lato il settore 3 al secondo piano si doterà di 40 posti letto covid, con un potenziale di ampliamento fino a 54 letti. Poi c’è l’accordo con Villa Fiorita per aprire un reparto da 19 posti no covid. E infine si lavorerà in vista di dicembre, con l’inizio del cantiere alle strutture laterali al piano terra del Santo Stefano che entro Natale garantiranno ulteriori 53 letti.

La direttrice dell’ospedale ha fatto anche il punto della tenuta del Santo Stefano. I pazienti positivi sono circa 180. Di questi 134 sono ricoverati in area covid, 7 a malattie infettive e 32 in terapia intensiva. Su quest’ultima ricordiamo che i posti letto complessivi al momento arrivano fino a 40.

Matarrese annuncia anche l’arrivo di nuovo personale medico, di infermieri e di oss. La necessità è infatti quella di avere personale capace di seguire le degenze dei pazienti, che a volte sono lunghe. Per i nuovi posti letto da aprire nelle parti laterali dell’ospedale, invece, l’azienda sanitaria ha assicurato la possibilità per l’ospedale pratese di attingere dalle graduatorie per nuove assunzioni.

Fra la prima e la seconda ondata di covid si è abbassata l’età media dei pazienti al Santo Stefano, scendendo dai 73 ai 65 anni. I medici hanno riscontrato polmoniti più gravi rispetto a quelle di marzo, aprile e maggio, con episodi preoccupanti anche fra persone di 50 anni. I contagi nella comunità cinese, invece, restano pochi. I ricoverati sono per lo più italiani.

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