28 Novembre 2020

FdI: “Il sindaco si faccia promotore di un organismo di distretto per arginare la crisi”


“I numeri del rapporto della CGIL sull’occupazione sono speculari a quelli forniti da Confindustria Toscana Nord sulla produzione industriale. Quei dati ci dicono che l’esigenza di trovare delle risposte a questa crisi investe tutta la comunità.
Accogliamo con interesse le parole di Biffoni in merito alla necessità di reperire risorse per il nostro distretto tessile, colpito gravemente dalla recessione economica”. Così il senatore di FdI Patrizio La Pietra torna sul rapporto della Cgil che ha calcolato in 1500 i posti di lavoro persi dal distretto da gennaio.
“Il Sindaco di Prato invoca un intervento regionale e statale per sostenere il sistema economico della città.
Anche Fratelli d’Italia ritiene che per il distretto tessile occorra un intervento che passi anche dalla Regione e dal Governo. Tuttavia è essenziale che all’interno della stessa città di Prato si avvii una riflessione su quale sarà il futuro del distretto tessile e quali strategie la politica cittadina e gli attori socio-economici potranno indicare.
Già da alcuni mesi abbiamo lanciato la nostra idea e all’inizio del mese di Ottobre, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, hanno presentato un documento in cui si chiede al Sindaco di farsi promotore della creazione in forma giuridica di un organismo di distretto, cioè dar vita ad un soggetto giuridico che racchiuda e che rappresenti tutti gli attori che operano all’interno del nostro distretto tessile, con l’intento di poter aver un organismo che esprima un’unica voce sulle esigenze e sugli indirizzi da intraprendere nel distretto e sia in grado di attrarre fondi ed investimenti sul territorio” ha concluso La Pietra.
“In questa situazione economica il confronto politico non è una scelta, ma è un’esigenza indifferibile – ha aggiunto il consigliere comunale Tommaso Cocci- Lo scenario è così grave da non esser certo neppure che l’impegno di tutte le forze politiche e sociali sia sufficiente per uscire da questa situazione, quindi sarebbe un crimine se tutti non dessero il loro contributo al massimo delle loro capacità, evitando posizioni preconcette e sclerotizzate.”

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