Il governo ha imposto al bilancio del Comune di Prato un taglio di circa un milione e mezzo di euro all’anno per i prossimi cinque anni per un totale di circa 7,5 milioni di euro. Una scure che si abbatte sulla parte corrente e che rischia di tradursi in una riduzione dei servizi ai cittadini. “Stiamo valutando su quali capitoli agire. – afferma l’assessora al bilancio Cristina Sanzò – Non vogliamo toccare il sociale e la scuola, ma su altri settori siamo costretti a fare una scelta”.
Nel dettaglio, la manovra finanziaria 2025 prevede una riduzione di 431mila euro per il 2025, 862mila euro per il 2026, altrettanti sia per il 2027 che per il 2028, quasi un milione e mezzo per il 2029. Tali cifre si sommano ai tagli delle manovre precedenti portando il totale a circa un milione e mezzo l’anno. Le somme tagliate dal governo con quest’ultima manovra finiscono in un fondo per finanziare investimenti anziché ricorrere all’indebitamento, solo e soltanto nel caso il bilancio sia in pareggio o in avanzo.
Il taglio di risorse agli enti locali arriva in un momento in cui i costi sono aumentati a causa dell’inflazione e in cui si assiste ad un crescita sempre più elevata dei bisogni sociali. “Tagli che incidono direttamente sulla vita quotidiana delle famiglie e che dimostrano quanto questo Governo sia lontano dalle famiglie e dalla quotidiana realtà in cui i Comuni, facendo salti mortali, operano per mantenere i servizi essenziali. In ogni caso si tratta di un taglio sulla parte corrente dei nostri conti che implicherà scelte dolorose. – conclude l’assessora Sanzò – Di fatto il governo scarica sugli enti locali la propria incapacità di far quadrare i conti. Da quello che ho letto in questi giorni, anche i sindaci di centrodestra si sono lamentati di questa manovra. Non è questione di amministratori di destra o sinistra ma certamente è intollerabile mettere a rischio o dover ridurre servizi essenziali di cui necessitano i cittadini”.
La variazione oggetto della delibera di Consiglio comunale esaminata oggi, 26 febbraio, dalla commissione consiliare 2 e che approderà in aula la prossima settimana, è una conseguenza di tale scure. Tra adeguamenti delle previsioni Irpef, saldo sul Fondo di solidarietà comunale tra assegnazione 2024 e quello 2025 e altre rimodulazioni che riguardano i fondi Covid, le entrate registrano un saldo negativo di oltre un milione e 135mila euro. Sul 2026 tale saldo sale a un milione e 373mila euro che sul 2027 cresce di altre 5mila euro.
Anche il Pd cittadino con il segretario Marco Biagioni critica l’esecutivo: “Dopo l’azzeramento del fondo affitti e morosità incolpevole e la cancellazione di misure strutturali di contrasto alla povertà, il governo delle destre torna a fare cassa sulla pelle dei cittadini pratesi. Siamo di fronte a tagli insostenibili che colpiscono i servizi essenziali e mettono in ginocchio gli enti locali”. Mentre Monia Faltoni, capogruppo dem in Consiglio comunale, fa sapere che il gruppo Pd ha predisposto un ordine del giorno che impegna la sindaca “ad attivarsi in ogni sede utile per rappresentare all’esecutivo la necessità di garantire al sistema delle autonomie locali le risorse necessarie per l’espletamento dei compiti loro assegnati”