17 Marzo 2025

Dissesto idrogeologico: Confindustria sta preparando uno studio sugli argini a rischio e giovedì il tema sarà affrontato col ministro Musumeci

Lo studio "studio valuterà il rischio idraulico da collasso arginale in alcune zone delle province di Lucca, Pistoia e Prato. Giovedì la seduta della commissione d'inchiesta sul rischio idrogeologico.


Promosse le grandi opere, dallo scolmatore dell’Arno alle casse di espansione, meno il coordinamento e l’attenzione puntuale per il territorio, nella cui gestione sono impegnati, con una grande frammentazione di competenze, Genio civile, Consorzi di bonifica, Province, Comuni, Regione e per alcuni aspetti anche i privati stessi. E’ il sunto del pensiero di Confindustria Toscana nord dopo i due giorni di allerta rossa che hanno interessato buona parte della Toscana.

Per l’associazione il coordinamento delle valutazioni da effettuare e delle misure da assumere è lasciato alla buona volontà delle singole amministrazioni. Servirebbero invece procedure che prevedano una regia complessiva e consentano l’ottimizzazione delle risorse e una comunicazione più univoca verso cittadini e imprese, alle prese con le ordinanze dei vari comuni. Positivi per Confindustria sono state l’informazione preventiva e il coinvolgimento delle associazioni di categoria, che ha consentito di avvisare prontamente le aziende delle decisioni che venivano assunte.

“Quanto alla cura puntuale e continuativa del territorio, abbiamo affrontato questa nuova emergenza con i danni del novembre 2023 solo parzialmente riparati; con non chiare pianificazioni e definizioni di priorità nelle misure per la messa in sicurezza del territorio; con pratiche di gestione dell’emergenza talvolta discutibili.
Come Confindustria Toscana Nord riteniamo centrale il tema della sicurezza idrogeologica” ha detto la vicepresidente Fabia Romagnoli.

Per Confindustria la vera assicurazione contro le catastrofi è la prevenzione. Lo scorso novembre l’associazione ha commissionato a due esperti uno “studio per la valutazione del rischio idraulico da collasso arginale in alcune zone delle province di Lucca, Pistoia e Prato”. Lo studio è in corso e si concluderà a fine anno con i risultati dello screening di alcuni dei tratti più critici degli argini del Bisenzio fino alla confluenza del Fosso Reale, oltre che dell’Agna e del Serchio. L’obiettivo è individuare le porzioni degli argini che in caso di rottura possono provocare i danni maggiori.

I risultati dello studio saranno messi a disposizione anche degli enti pubblici per pianificare interventi di prevenzione.

La parlamentare pratese Erica Mazzetti ha fatto sapere che giovedì, nella prima seduta della commissione d’inchiesta sul rischio idrogeologico, alla presenza del Ministro Nello Musumeci, porterà all’attenzione la situazione della Toscana, chiarendo che occorrono risorse dal Mef per finanziare i lavori e la manutenzione e che serve un confronto costruttivo e organizzativo fra Stato e Regione, oltre alla nomina di un commissario straordinario alla ricostruzione.