Sulle dimissioni della sindaca, i commenti del segretario regionale Dem e della deputata di Fratelli d'Italia
Fioccano le reazioni politiche alle dimissioni rassegnate dalla sindaca Bugetti, indagata per corruzione nell’esercizio delle funzioni assieme al presunto corruttore Riccardo Matteini Bresci. Il passo indietro è arrivato dopo che oggi è stato notificato un avviso di garanzia anche al vicesindaco Simone Faggi per false informazioni al pm nell’ambito della stessa inchiesta, per la quale nei giorni scorsi era stato sentito come persona informata sui fatti.
Le dimissioni di Ilaria Bugetti da sindaca di Prato, per il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi “sono un atto importante che non ci lascia indifferenti, tutt’altro. Vogliamo ringraziarla per questo atto di responsabilità, dimostrarle vicinanza e affetto, sia a livello politico che personale. Le sue sono dimissioni che non hanno soltanto un valore rispetto all’iter giudiziario, verso il quale nutriamo profondo rispetto, lo stesso riservato all’operato della magistratura e ad Ilaria: sono un gesto di amore e di affetto verso Prato”. E’ quanto afferma il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi.
“Il Partito democratico è vicino alla città e alla comunità pratese: continueremo ad essere al fianco di questa realtà così importante per tutta la nostra regione” conclude Fossi.
Gli fa eco il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Furfaro: “Abbiamo sempre detto, a differenza della destra che non molla una poltrona e attacca i magistrati, che ci si difende nei processi, non dai processi. La città non poteva essere oggetto di una continua speculazione della destra o avere ombre che ne minavano l’operato. Ci batteremo per Prato, per i pratesi che anche in questo frangente si sono mostrati preoccupati ma rispettosi” aggiunge Furfaro.
Di tenore opposto il commento della deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta: “Le dimissioni annunciate del sindaco Ilaria Bugetti, indagata per corruzione dalla Procura della Repubblica di Firenze, sono l’inevitabile epilogo di una stagione amministrativa segnata da arroganza e opacità politica. Per mesi abbiamo denunciato i legami preoccupanti tra Palazzo Comunale e certi ambienti imprenditoriali opachi, ricevendo in cambio solo silenzi e accuse strumentali. Oggi la realtà parla da sola: un sindaco indagato per aver favorito un imprenditore in cambio di finanziamenti elettorali, con un sistema che affonda le sue radici ben prima della sua elezione a Prato. Il centrosinistra, che l’ha sostenuta con compattezza imbarazzante, è moralmente e politicamente corresponsabile di questo disastro. Il Partito Democratico, insieme a M5S, +Europa e Alleanza Verdi-Sinistra, ha portato Prato a un punto di degrado istituzionale senza precedenti. Le dimissioni di Bugetti non bastano. Non si può pensare di scaricare tutto su una sola figura. I cittadini pratesi hanno il diritto di sapere chi ha coperto, chi sapeva, chi ha taciuto. Chiediamo che tutta la maggioranza tragga le dovute conseguenze e faccia un passo indietro, restituendo finalmente la parola al popolo. È tempo di voltare pagina. È tempo di costruire un’alternativa vera, fondata su legalità, trasparenza e rispetto per le istituzioni. Fratelli d’Italia è pronta, insieme al centrodestra, a guidare il riscatto morale e civile della nostra città”.
“La fine di un’epoca. Ora si volti pagina” così Lorenzo Santi e Francesco Cappelli, coordinatori Provinciali Forza Italia Prato, secondo i quali “le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti non rappresentano soltanto la conclusione anticipata di un mandato amministrativo, ma segnano la fine di un intero sistema di potere che per decenni ha dominato la scena politica cittadina: il sistema del Partito Democratico a Prato”. Per Forza Italia “non basta indignarsi: servono scelte chiare, una visione diversa, una nuova classe dirigente capace di garantire competenza, trasparenza e legalità. Prato ha l’occasione storica di voltare pagina e costruire un futuro libero dai condizionamenti del passato. Forza Italia e tutto il centrodestra hanno il dovere di farsi trovare pronti.”
Sulla vicenda interviene anche l’europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi: “Le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti erano inevitabili. Le accuse di corruzione, i rapporti opachi con imprenditori locali e la richiesta di arresti domiciliari da parte della Procura hanno reso la sua permanenza alla guida del Comune di Prato politicamente e istituzionalmente insostenibile. Siamo garantisti e attendiamo con rispetto il lavoro della magistratura ma, sul piano politico, non si può ignorare il fallimento di un sistema di potere che da anni soffoca la Toscana: un intreccio tra politica, affari e consensi costruito dal Partito Democratico e gestito senza trasparenza né rispetto per i cittadini, che oggi più che mai mostra tutte le sue crepe. Serve un cambio di rotta profondo: basta clientele, basta privilegi. I pratesi, i toscani meritano di più. E potranno confermarlo tra pochi mesi con il loro voto”.
“Prendiamo atto delle dimissioni del Sindaco di Prato, Ilaria Bugetti. Un’uscita di scena – commentano i deputati Elisa Montemagni ed Andrea Barabotti della Lega – che sa tanto di ammissione di responsabilità, a pochi giorni dall’interrogatorio del Gip che doveva confermare gli arresti domiciliari. Attendiamo, dunque, le decisioni del Giudice prima di fare un’analisi più compiuta della complessa vicenda che, peraltro, appare piuttosto grave, almeno da quello che è stato scritto sulla stampa in questi giorni. Chi ne trarrà vantaggio, saranno sicuramente i cittadini pratesi che potranno respirare aria nuova dalle prossime elezioni”.
“Le dimissioni della sindaca Bugetti aprono una fase nuova, che richiede responsabilità, trasparenza e pieno senso delle istituzioni. È un passaggio delicato che impone scelte coerenti con i principi della legalità e dell’interesse pubblico. Il Movimento 5 Stelle sarà a disposizione per garantire un passaggio di consegne ordinato e rispettoso della città” – Così Irene Galletti, coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle Toscana.