2 Settembre 2025

Caso Cocci, Biagioni (PD): “FdI ci ha fatto la morale sulla massoneria tacendo sull’affiliazione di un loro candidato”


Sulla vicenda che ha coinvolto il candidato al consiglio regionale per Fratelli d’Italia Tommaso Cocci interviene il segretario provinciale del PD Marco Biagioni, che si sofferma sull’affiliazione di Cocci alla loggia massonica Sagittario, della quale è stato anche segretario. Cocci ha ammesso di farne parte, specificando di essere in “sonno” da giugno.
“Quello a cui stiamo assistendo è scandaloso. Fratelli d’Italia per mesi ha attaccato il PD sulla massoneria e ora scopriamo che il suo candidato di punta alle regionali, Tommaso Cocci, non solo fa parte della loggia Sagittario di Matteini Bresci ma ne avrebbe anche ricoperto ruoli apicali. Ma quello che è ancor più grave è che nel partito di Meloni tutti sapevano e sono rimasti in silenzio per settimane” dice Biagioni.

“La lista delle persone che erano informate, da quel che si legge sui giornali, è lunga: La Porta, La Pietra, Donzelli, Mazzanti. In pratica i vertici regionali e nazionali di FdI con una mano picconavano il PD e con l’altra coprivano l’affiliazione alla massoneria del loro ex capogruppo in consiglio comunale. Un comportamento inaccettabile da parte del partito che governa il Paese e che si candida a governare la Toscana e la città di Prato. Ora dal partito della premier facciano chiarezza e dicano perché mentre ci facevano la morale, cercando di spaccare la città, sono rimasti in silenzio” prosegue il segretario.

“Chi ricopre un ruolo pubblico giura fedeltà alla Repubblica, giura sulla Costituzione. Non sono ammissibili appartenenze a società segrete. E non mi interessa se in queste logge si parla di filosofia o di storia. Si aprano un’associazione culturale come fanno tutte le persone normali. La questione è tutta politica. Come segretario del PD Prato chiederò a tutte le candidate e ai candidati della lista PD per le regionali di mettere per iscritto che non sono affiliati a logge massoniche. Solo a questa condizione firmerò le candidature. Ora è il momento della massima trasparenza. Se qualcuno la pensa diversamente, si alzi in piedi e dica chiaramente che l’affiliazione alla massoneria non è un problema per chi intende ricoprire ruoli pubblici. Questa è l’unica cosa che trovo rilevante in tutta questa vicenda” conclude Biagioni.

“Noi siamo sul piano della legalità con grande forza dalla parte di chi con profondità, accuratezza indaga e cerca di cogliere gli elementi di illegalità per eliminare le mele marce”. Lo ha detto, intervistato a Novaradio, il presidente della Toscana e candidato alle prossime regionali per il centrosinistra Eugenio Giani, rispondendo a una domanda sul “caso Prato”, prima con le dimissioni dell’ex sindaca Pd Ilaria Bugetti accusata di corruzione, poi con la vicenda delle minacce del ricatto a sfondo sessuale nei confronti di Tommaso Cocci, capogruppo FdI in Consiglio comunale e in odore di candidatura alle regionali.
“Io sono un profondo sostenitore della attività che sta svolgendo il procuratore Tescaroli” e “assolutamente sotto questo aspetto vedo una nostra coalizione che, senza se e senza ma, è a supporto del lavoro che gli inquirenti stanno facendo per eliminare quelle sacche di responsabilità”. E per quanto riguarda i candidati, ha concluso Giani, “la cosa importante è far bene le liste, ci devono essere persone specchiate al di fuori di ogni sospetto”.