Il Sudd Cobas davanti al Palazzo dell’Industria: “Il sistema moda è malato, vogliamo risposte dai committenti”
Lungo le strade del centro storico, fino a via Valentini, il corteo promosso dal sindacato di base contro lo sfruttamento lavorativo degli operai nelle aziende tessili. La richiesta: "internalizzare i processi produttivi senza subappalti ad aziende opache. Pronti a piantare tende davanti alle boutique della moda".
“Siamo davanti al Palazzo dell’Industria per farci ascoltare, oggi chi lavora non è più invisibile e denuncia un sistema malato”. Luca Toscano, referente del sindacato Sudd Cobas, parla al microfono al termine della manifestazione partita dalla stazione di Porta al Serraglio e terminata in via Valentini, dove si trova la sede di Confindustria, dopo aver percorso le strade del centro storico.
Circa trecento persone con striscioni e bandiere – molte della Palestina – hanno manifestato per chiedere “diritti e dignità nelle filiere del Made in Italy”. Una nuova protesta, rumorosa a pacifica, promossa dagli operai pakistani e bengalesi che lavorano nelle aziende del comparto moda. A scatenarla l’episodio di violenza avvenuto nei giorni scorsi davanti alla stireria l’Alba di Montemurlo.
Nel corteo hanno sfilato anche molti giovani, gli ex lavoratori Gkn, ed esponenti politici. Tra questi il presidente della Provincia e sindaco di Montemurlo Simone Calamai, con il vice sindaco Giuseppe Forastiero, la sindaca di Vaiano Francesca Vivarelli, il segretario del Pd Marco Biagioni insieme a Marta Logli e Marco Martini, Chiara Bartalini e Carmine Maioriello del Movimento 5 Stelle, con tanto di bandiera, e rappresentanti di Avs, Sinistra italiana, Giovani Democratici, Potere al Popolo e altre sigle di sinistra.
Lungo il percorso sono stati scanditi gli slogan simbolo della campagna 8×5, nata per chiedere otto ore di lavoro al giorno per cinque giorni lavorativi, contratti regolari e straordinari pagati. “Palestina libera”, “Basta mafia”, “via i caporali”, i cori ripetuti durante il cammino. Alcuni operai si sono presentati con i figli piccoli.
Il corteo è stato scortato da agenti della municipale, polizia, carabinieri e guardia di finanza, presente anche un blindato della polizia a chiudere la marcia.
Le parole di Luca Toscano davanti al Palazzo dell’Industria
Giunti in via Valentini, davanti al Palazzo dell’Industria, sede di Confindustria Toscana Nord, il portavoce di Sudd Cobas Luca Toscano ha puntato ancora una volta il dito contro i committenti, ovvero le grandi aziende del sistema moda che subappaltano la propria produzione a piccole aziende “opache e sfruttatrici”. “Quanto siete disposti a spendere affinché nessuno lavori in queste condizioni? – ha detto Toscano al microfono rivolgendosi al vertice della filiera imprenditoriale – quanto siete disposti a spendere perché chi cuce i vostri pantaloni e le vostre camicie possa farlo senza essere sfruttato?”. Il comizio si è chiuso con una proposta e l’annuncio di nuove e più forti dimostrazioni. “Perché non internalizzate i processi produttivi? Perché dovete vendere prodotti realizzati da aziende opache e sfruttatrici?”. Se non dovessero arrivare risposte – il sindacato ha chiesto ai committenti un incontro – il Sudd Cobas si dice pronto a “piantare tende e fare picchetti davanti alle boutique committenti dell’Alba. Se qualcosa deve cambiare, ce lo dimostrino”, ha concluso Toscano.