20 Settembre 2025

Medaglia d’onore alla memoria di Giuseppe Torrini, deportato nei lager nazisti

Il riconoscimento è stato consegnato dal Prefetto alla vedova di Torrini

Il prefetto Michela La Iacona, in occasione della ricorrenza della “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda guerra mondiale”, ha consegnato la medaglia d’onore conferita dal Presidente della Repubblica, con decreto dell’8 luglio 2025, alla memoria di Giuseppe Torrini, cittadino italiano, già residente nel Comune di Carmignano, deportato ed internato nei lager nazisti e destinato al lavoro coatto per l’economia di guerra.

La medaglia è stata ritirata dalla vedova del signor Torrini, accompagnata da alcuni familiari che hanno partecipato alla cerimonia, in un clima di toccante commozione. “La consegna della Medaglia d’Onore alla memoria del Sig. Torrini rappresenta, per la nostra comunità e per lo Stato, un atto di profonda gratitudine – ha detto il Prefetto – la memoria, soprattutto quando è dolorosa, è un patrimonio che ci interpella e ci obbliga a ricordare che i diritti fondamentali della persona, che oggi consideriamo acquisiti ed irrinunciabili, furono un tempo negati con brutalità. Coltivare la memoria significa riaffermare, con forza, che la libertà, la democrazia e la dignità umana non possono mai essere messe in discussione”.

Nel corso della cerimonia è stato proiettato un video realizzato dall’Anei (Associazione Nazionale Ex Internati), le cui intense immagini hanno rievocato con forza il dramma vissuto da coloro che subirono l’abominio della deportazione. La testimonianza di un sopravvissuto ha reso tangibile le inumane condizioni cui erano costretti i prigionieri. Con grande slancio emotivo, Jasmine Polvani e Matilde Maria Ciani della Consulta Provinciale degli Studenti, hanno letto dei messaggi fatti pervenire dal presidente nazionale dell’Anrp (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia) e dal presidente della sezione di Firenze dell’Anei, messaggi nei quali è stato sottolineato che la “Resistenza senz’armi” degli I.M.I. “e il loro no sono tra le fondamenta della nostra Repubblica, della nostra Costituzione democratica… e del ripudio della guerra come “strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’ (art. 11 della nostra Costituzione)…” ed ancora che “…Le Medaglie d’Onore che oggi vengono consegnate hanno un valore altissimo: esse non sono soltanto un riconoscimento formale, ma rappresentano il tributo della nostra Repubblica alla dignità, al sacrificio ed al coraggio di migliaia di militari e civili che, dopo l’8 settembre 1943, rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale e pagarono con la prigionia nei campi tedeschi la loro scelta di fedeltà alla Patria ed ai valori di Libertà…”.

Significative riflessioni sono state poi offerte dal presidente provinciale di Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati), il quale ha ricordato che “Prato, città profondamente segnata dalla guerra e dalla ricostruzione, conosce il valore della memoria e il prezzo della libertà. Lo dimostrano le tante iniziative promosse in questi anni per ricordare i deportati degli scioperi del marzo del ’44 e certamente gli IMI e per tenere viva la loro testimonianza”.

Anche il sindaco del Comune di Carmignano Edoardo Prestanti è intervenuto evidenziando che “il riconoscimento della Medaglia d’Onore alla memoria di Giuseppe Torrini è per tutta la nostra
comunità una tappa fondamentale nella costruzione della casa della memoria. Adesso, spetta alle future generazioni proteggerla e custodirla…”.