14 Ottobre 2025

Elezioni Regionali, l’analisi del voto a Prato e provincia

Il Partito Democratico tiene bene e si conferma primo partito in città. Cresce Fratelli d'Italia. Prato avrà due consiglieri regionali: Matteo Biffoni e Chiara La Porta

Eugenio Giani è stato riconfermato presidente della Regione Toscana con il 53,9% dei voti, con un largo vantaggio sull’avversario di centrodestra Alessandro Tomasi, che ha ottenuto il 40,9% dei voti. Antonella Bundu di Toscana Rossa si è invece fermata al 5,1%. Anche nella provincia di Prato Giani ha vinto su Tomasi, col 50,6% delle preferenze, pari a 45.273 voti, contro il 45,4% delle preferenze, ossia 40.586 voti. Tomasi ha vinto nei comuni medicei, mentre Giani in tutti gli altri comuni.

Prato nella prossima legislatura avrà due consiglieri regionali, come non succedeva da anni: Matteo Biffoni del Pd e Chiara La Porta di Fratelli d’Italia. Nel Pd si segnala “l’effetto Biffoni”, che da solo ha preso 17.899 preferenze nel Comune di Prato, 22.155 nell’intera Provincia, i due terzi dei voti dunque, e che ieri sera ha festeggiato l’ottimo risultato al Circolo di Coiano. Molto bene anche la parlamentare Chiara La Porta di Fratelli d’Italia, che a Prato ha ottenuto 5.748 preferenze, 7.963 a livello provinciale.

Una vittoria netta quella di Giani, accompagnata però da un crollo storico dell’affluenza: si è recato alle urne solo il 47,7% degli aventi diritto. Percentuale che segna un record negativo mai registrato nella storia delle elezioni regionali in Toscana. Guardando al Comune di Prato, alla chiusura definitiva dei seggi, si è recato alle urne 51,1% degli elettori, pari a 67.327 votanti, una percentuale più alta rispetto alla media della Toscana. Nelle Regionali del 2020 l’affluenza registrata alla stessa ora è stata del 64,8%. Da registrare dunque a Prato sì un astensionismo, ma essendo il primo banco di prova dopo le vicende politico giudiziarie cittadine non c’è stata una ripercussione sul voto.

Sul piano politico, a Prato il Partito Democratico ha tenuto bene, raggiungendo il 42,2% di preferenze, per un totale di 25.440 voti, perdendo poco meno di un migliaio di voti rispetto alle amministrative dello scorso anno e 2572 voti rispetto alle regionali del 2020. Sempre nel centrosinistra è andata bene la lista civica Eugenio Giani presidente Casa riformista, che ha sfiorato il 5%, anche se al di sotto della media regionale. Appena sopra il 3% invece il Movimento cinque stelle che perde circa 3.000 voti rispetto a cinque anni fa quando era forza di opposizione, seguito da Avs.

Nel centrodestra continua la sua crescita Fratelli d’Italia, con poco più di 19mila voti, 5mila voti in più rispetto alle amministrative di un anno fa. Forza Italia si è fermata al 4,6%, gli altri partiti e liste sotto il 4%, non ha poi sfondato la lista civica a sostegno di Tomasi.

LE REAZIONI

“Il risultato del PD Prato è straordinario. È il frutto di un progetto politico solido, credibile e duraturo. E di candidate e candidati che hanno saputo interpretare al meglio la nostra proposta. Non solo cresciamo, ma superiamo il 41%” così il segretario provinciale del PD, Marco Biagioni, commenta l’esito delle elezioni regionali. “Ringrazio Marco Martini per il lavoro di qualità svolto in questo anno e mezzo in Consiglio regionale e tutti gli altri componenti della lista che hanno contribuito alla nostra vittoria. Prato oggi ha mandato un segnale forte e chiaro alla Toscana. Matteo Biffoni ha ottenuto un risultato straordinario: è il candidato più votato nella storia recente della nostra regione. Marta Logli, a soli 25 anni, si è fatta carico di una prospettiva generazionale ormai affermata sul territorio, necessaria per la Toscana del futuro. Grazie anche a Sandra Bolognesi, Flora Leoni e Salvatore Bimonte per il bel risultato raggiunto. Sono convinto – aggiunge Biagioni – che questo risultato ci darà una spinta a costruire un moto di partecipazione popolare anche nella città capoluogo, per far tornare i cittadini a partecipare e rivincere nelle urne nella prossima primavera. Prato è stata del resto la prima grande città a sperimentare il campo largo, a costruire un programma che unisse rinnovamento e continuità di governo. E il risultato di oggi del Partito Democratico dimostra che la nostra provincia può ambire a un ruolo di primo piano nel futuro della Toscana” conclude Biagioni.

“Provo un grande dispiacere per il mancato raggiungimento della vittoria per Alessandro Tomasi, sapevamo che in Toscana sarebbe stata una sfida difficile, ma ci abbiamo creduto fino in fondo. Alessandro è una persona fantastica, mi sarebbe piaciuto vederlo guidare la nostra Regione, sono sicuro che avrebbe fatto un ottimo lavoro”. Così invece Matteo Mazzanti, Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, che commenta anche il risultato del partito a Prato. “Non possiamo negare la nostra soddisfazione per quello che è stato invece il risultato di lista, Fratelli d’Italia nella Provincia di Prato ha superato il 32% con oltre 26.000 voti, siamo contenti di questi numeri che ci incoraggiano a fare ancora meglio il lavoro svolto quotidianamente sui territori”. Risultato che secondo Mazzanti ha molteplici fattori, in primis la spinta di Chiara La Porta come capolista. “Chiara ha fatto un risultato eccezionale e non poteva che essere così. Sono più di 15 anni che condivido un percorso politico con lei, la sua tenacia è nota come il suo impegno, sono molto contento per lei, se lo merita. Un risultato personale che è anche frutto di un lavoro per Prato fatto a Roma, dove non ha mai dimenticato il territorio ed ha portato tante istanze pratesi in Parlamento, portando a casa anche risposte importanti”. Ma al risultato hanno contribuito anche altri elementi. “Credo che tutti i candidati siano meritevoli di un ringraziamento particolare, hanno dato tanto in una campagna elettorale ridotta ad un periodo breve e intenso. Hanno messo cuore e determinazione, ottenendo risultati personali degni di nota”. Anche dai territori comunali, emergono chiavi di lettura molteplici. “A Prato dovevamo dare una risposta rispetto ai problemi interni avuti in tempi recenti, siamo stati in grado di farlo ed abbiamo dimostrato che Fratelli d’Italia è in grado di affrontare anche questioni complesse, reagendo e ripartendo. Bene il dato nei Comuni medicei, dove Tomasi è addirittura sopra a Giani, sicuramente merito dell’Amministrazione di centro destra di Poggio a Caiano, ma anche del lavoro di eletti e dirigenti locali fatto a Carmignano, Sardi nel suo Comune ha dimostrato di essere ben considerato e apprezzato, è un dato incoraggiante. Anche nel resto della Provincia il partito ha registrato passi in avanti, da Montemurlo alla Valbisenzio e penso sia doveroso riconoscere anche i meriti di chi sui territori lavora senza sosta, se oggi riusciamo ad avere questi numeri è perché abbiamo persone volenterose che si impegnano per il partito”. Un punto di partenza e non di arrivo. “Un castello ha bisogno di solide fondamenta, oggi prendiamo atto di questi risultati, ma pietra dopo pietra va continuata la costruzione di un progetto politico stabile e duraturo” conclude Mazzanti.