Il delegato provinciale del Coni si mette a disposizione per affrontare i temi: "Decine di società si sono rivolte alla Delegazione Provinciale Coni lamentando di non avere un punto di riferimento per ottenere una risposta alle loro richieste più che legittime"
“La situazione dello sport pratese, dal punto di vista dell’impiantistica sportiva, è a dir poco catastrofica”.
Comincia così la lettera che il delegato provinciale del Coni Massimo Taiti ha inviato al Commissario Sammartino per sottoporgli i problemi legati al mondo dello sport cittadino.
“Mi riferisco soprattutto alle piscine, alle palestre e ai campi di calcio per non parlare dello stadio comunale che tra l’altro non ha più da qualche settimana un punto di ristoro per la curva finalmente colma di tifosi – scrive Taiti – tali carenze riguardano tutte quelle discipline che abbisognano di impianti al chiuso o al coperto.
Ritengo come il Coni sia l’Agenzia sportiva istituzionale più accreditata per poterLa coadiuvare nell’affrontare una situazione che come ho già detto è tragicamente complessa – prosegue Taiti – Gli impianti sono per la maggior parte inagibili e perennemente in deroga, la loro manutenzione ordinaria e straordinaria è insufficiente, alcuni sono stati chiusi per interventi dell’Asl. Tutto ciò mette a rischio la pratica sportiva di centinaia di giovani sportivi e in ginocchio tante società. La lista sarebbe troppo lunga se dovessi citare tutte le criticità. Alla piscina di Iolo, progetto fiore all’occhiello delle passate legislature stentano a partire i lavori e non vorrei che ripercorresse i tempi biblici del sottopasso del Soccorso. In quella di Via Roma ci si allena di notte all’aria aperta. Tutto ciò è inconcepibile e ingiustificabile. Decine di Società si sono rivolte alla Delegazione Provinciale Coni lamentando di non avere un punto di riferimento per ottenere una risposta alle loro richieste più che legittime”. Taiti già in occasione dell’insediamento del Commissario si era messo a disposizione per affrontare le varie questioni e rinnova nuovamente l’appello e la propria disponibilità.