12 Gennaio 2015

Rogo della Teresa Moda: condannati i tre gestori a 22 anni complessivi di carcere FOTO e VIDEO


Sono stati dichiarati tutti colpevoli i tre cinesi ritenuti gestori di fatto della Teresa Moda, il pronto moda nel cui rogo il 1 dicembre 2013 persero la vita sette operai cinesi. Nel pomeriggio il giudice Silvia Isidori ha letto la sentenza al termine del processo di primo grado: Lin You Lan – principale imputata (al centro della foto con l’avvocato Zanobini)– è stata punita con 8 anni ed 8 mesi di reclusione. Per la sorella Lin Yu Lin (a sinistra nella foto) pena di 6 anni e 10 mesi, mentre il marito di quest’ultima Hu Xiaping (a destra nella foto) è stato condannato a 6 anni e 6 mesi. I due coniugi sono stati anche multati rispettivamente di 6mila e 5mila euro.
Omicidio colposo plurimo aggravato e omissione dolosa di cautele infortunistiche i principali reati contestati. I tre condanati dovranno anche risarcire centinaia di migliaia di euro. 100mila ciascuno a Filctem, Cgil, Cisl e Uil, 50mila al Comune di Prato, 75mila all’Inail e 25mila ciascuno a due familiari di secondo grado di alcuni operai morti e ad uno dei sopravvissuti al rogo della fabbrica. Al Comune di Prato, che a giugno all’instaurarsi del processo si era costituito parte civile, è stato riconosciuto per intero il risarcimento del danno provvisionale, più le spese legali, immediatamente eseguibili. Resta in vigore l’obbligo di firma, decaduto soltanto per alcuni capi di accusa.

Soddisfazione è stata espressa dal procuratore facente funzioni Antonio Sangermano, che ha dato la sua definizione di “sistema Prato”.

La difesa, che aveva chiesto l’assoluzione per i coniugi e di tenere conto delle responsabilità dei proprietari italiani dei capannoni imputati in un processo parallelo, ha definito la sentenza “quasi esemplare” e ha preannunciato ricorso in appello.