4 Febbraio 2025

Inchiesta alluvione, Biffoni e Calamai: “Siamo dispiaciuti. Abbiamo fatto tutto il possibile”

I due sindaci hanno commentato con dispiacere e amarezza gli esiti dell'inchiesta sull'alluvione che li vede indagati.


“Un fulmine a ciel sereno. Sono sorpreso e dispiaciuto. Ho la coscienza pulita, credo che sia stato fatto tutto il possibile. Abbiamo lavorato al massimo durante l’alluvione, ma capisco che la magistratura debba fare gli approfondimenti necessari”. Così l’ex sindaco di Prato Matteo Biffoni, con amarezza e dispiacere, ha commentato la chiusura delle indagini dell’inchiesta sull’alluvione nella quale figura tra gli indagati. “E’ normale che la magistratura voglia fare chiarezza su un evento eccezionale come quello avvenuto sul nostro territorio il 2 novembre 2023 per accertare le cause. Sono sicura che gli amministratori pubblici e i dipendenti comunali, ai quali va la mia vicinanza e fiducia, sapranno spiegare il loro operato nelle sedi opportune. Amministrare la cosa pubblica è un esercizio complesso che chiama grandi responsabilità e a volte dover affrontare anche momenti come questo” ha aggiunto la sindaca di Prato Ilaria Bugetti. Una vicinanza che Bugetti ha voluto testimoniare anche a Simone Faggi, assessore alla protezione civile della giunta attuale e anche nei giorni dell’alluvione. Faggi, appena ricevuto l’avviso di conclusione indagini, ha avvisato la sindaca, che gli ha rinnovato la fiducia a proseguire insieme. “Il pensiero va prima di tutto alle vittime. Capisco che sia un accertamento doveroso, ma ritengo che il lavoro fatto dall’amministrazione sia stato idoneo. Resto a disposizione delle istituzioni e dell’autorità” ha commentato Simone Faggi.

“Ritengo di aver agito secondo scienza e coscienza, ma ho fiducia nel lavoro della magistratura” ha dichiara l’ex assessore all’urbanistica Valerio Barberis.
“Il Partito Democratico di Prato ripone la massima fiducia nell’operato degli amministratori che hanno affrontato e gestito la tragica alluvione del novembre 2023″ ha affermato Marco Biagioni, segretario del PD di Prato.
“Sono certo che ci saranno tempi e modi per spiegare i fatti nelle sedi opportune. Alla magistratura il compito di fare tutti gli approfondimenti necessari. Mi auguro che questo lavoro venga completato in tempi ragionevoli” ha aggiunto Biagioni. Da Prato a Montemurlo, dove l’avviso di conclusione indagini è arrivato al sindaco Simone Calamai e all’assessore alla protezione civile Valentina Vespi: “Siamo dispiaciuti, ma allo stesso tempo siamo tranquilli e fiduciosi, in quanto siamo assolutamente consapevoli dell’operato svolto dal Comune di Montemurlo nella terribile circostanza dell’alluvione del 2 novembre e precedentemente- dicono Calamai e Vespi – Un lavoro che abbiamo sempre portato avanti nell’interesse massimo per tutta la collettività. Il Comune Montemurlo ha fatto tutto quello che poteva mettere in atto a tutela della sicurezza dei cittadini di fronte ad un evento di portata eccezionale, la cui evidenza è chiara a tutti”.
Un commento arriva anche dalla deputata pratese di Forza Italia Erica Mazzetti: “Sicuramente, nella gestione dell’emergenza, alcuni sindaci, molte imprese locali, la protezione civile hanno fatto il massimo; purtroppo, è mancata la prevenzione. È evidente che qualcosa non ha funzionato ed è altrettanto evidente che la Regione dopo oltre 15 mesi dalla drammatica alluvione ha fatto troppo poco. È fondamentale fare luce su tutte le responsabilità e capire come siano o non siano spesi i finanziamenti dati dallo Stato” ha dichiarato.