24 Marzo 2025

Soli, italiani e disoccupati: il profilo di chi ha fatto accesso ai servizi di emergenza abitativa nel 2024

I dati delle schede proposte dagli assistenti sociali nel 2024 ai richiedenti in emergenza abitativa sono stati illustrati oggi in commissione 5, presieduta da Rosanna Sciumbata


Persone sole, tra i 40 e i 50 anni, disoccupate e di nazionalità italiana: è questo il profilo che emerge dal report stilato dagli operatori dei Servizi sociali del comune di Prato, basato sulle “interviste” che gli stessi assistenti hanno fatto ai nuclei familiari che si sono presentati dal dicembre 2023 al dicembre 2024 con una richiesta di accesso ai servizi di emergenza abitativa. Secondo l’illustrazione che ne è stata fatta in occasione della riunione della commissione consiliare numero cinque, in questo arco temporale sono state compilate 301 schede, corrispondenti ad altrettanti nuclei in disagio economico. Il 52,5% dei nuclei è costituita dalla cosiddetta famiglia unipersonale, ossia con un solo componente: si tratta di persone sole (in commissione non è stato specificato se più uomini o donne), tra i 40 e i 55 anni, privi di rete familiare e disoccupate. In base alle interviste effettuate, sono persone che hanno vissuto in famiglia e che dopo la morte dei genitori si sono ritrovate senza un lavoro e senza una rete sociale adeguata. La maggior parte dei richiedenti un alloggio pubblico ha la cittadinanza italiana; il 41% è disoccupato in varie forme, mentre l’11% è inattivo, cioè senza un lavoro e attualmente non alla ricerca di un’occupazione. Il 56,6% delle schede relative alle famiglie è rappresentato da nuclei familiari in cui nessun componente percepisce redditi da lavoro; il 41% ha un componente disoccupato da più di sei mesi. Il 38% ha un reddito che proviene totalmente da sostegni pubblici. Lo sfratto per morosità incolpevole sembra essere la maggiore causa di richiesta di un alloggio in emergenza abitativa, mentre la difficoltà più frequentemente riscontrata negli utenti è quella del non riuscire a far fronte al pagamento del mutuo o dell’affitto e, insieme, delle spese di condominio, di manutenzione della casa e delle bollette.

“E’ emerso un quadro inaspettato che mostra un cambiamento dell’emergenza abitativa – sottolinea la presidente della commissione Rosanna Sciumbata -. Questo può essere legato anche alla priorità finora attuata di trovare soluzioni ai nuclei familiari, con l’aumento in percentuale delle persone sole. Il fatto che sono italiani è un dato interessante perché finora si pensava che fosse un extracomunitario a non trovare casa e lavoro, invece il problema più grosso sono i nostri cittadini che per qualche motivo si trovano soli e senza dimora e possibilità’ economica per mangiare e pagare un affitto. L’aver creato una scheda digitalizzata è un grande avanzamento nella gestione della marginalità, perché consente di vedere a 360 gradi la persona che necessita di aiuto con dei dati oggettivi che quindi possono condivisi da tutti gli operatori per dare insieme risposte adeguate”.