Coraggio: è questa la parola intorno alla quale personalità di spicco della cultura, della scienza e delle arti saranno chiamate a riflettere a Prato dal 6 all’8 giugno nella prima edizione di “Seminare idee”, un nuovo festival per approfondire e condividere cultura, affrontare le complessità del momento e immaginare il futuro. Il festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e dal Comune dì Prato con il sostegno della Regione Toscana, è ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile. Tre giornate intense di conferenze, dialoghi, spettacoli, letture e laboratori animeranno in maniera diffusa il centro storico, i suoi teatri, musei, piazze. 31 gli appuntamenti in programma, tutti gratuiti, dove il pubblico potrà incontrare relatori e relatrici che converseranno di letteratura, scienza, economia, filosofia, poesia, storia e giornalismo.
“Seminare idee” si apre venerdì 6 giugno alle 18 al Politeama con un dialogo tra Roberto Saviano e lo scrittore pratese Sandro Veronesi, due volte Premio Strega. Tra gli ospiti Walter Veltroni, Milena Gabanelli, il poeta Giuseppe Conte, l’attrice Sadaf Baghbani, che si è opposta al regime iraniano.
Il festival sarà arricchito da una sezione dedicata ai libri e all’editoria – Seminare idee books – e da una sezione dedicata ai più piccoli – Seminare idee kids.
Una serie di incontri e conferenze, a partire dal 12 maggio accompagnerà la città nell’avvicinamento al festival.
«Di fronte a un presente che ci inquieta e che sembra incomprensibile alla luce dei vecchi paradigmi è diventato estremamente necessario superare l’afasia e lo stordimento che ci fa sentire impotenti, trovare il coraggio di guardare negli occhi la realtà e dirla con parole adeguate, accuratamente pensate, rispettose della verità. Questo festival vuol essere un modo di ritrovare insieme il significato profondo delle parole, e quindi la loro forza di cambiamento. È un messaggio diretto a tutti coloro che sentono l’urgenza di trovare nuovi percorsi di senso e di consapevolezza per affrontare il presente restando umani, in particolare ai giovani» afferma Diana Toccafondi, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
«Il filo conduttore della rassegna toccherà ogni ambito: il coraggio di restare umani, di difendere i diritti, di costruire la pace, di vedere la diversità come ricchezza, di confrontarsi ogni giorno per migliorare noi stessi e gli spazi dove viviamo. Seminiamo l’idea del coraggio per vedere crescere una città europea, laboratorio di contemporaneità, operosa e aperta al mondo, una città che non ha paura del cambiamento, ma anzi, è pronta a cavalcarlo. Saranno tre giornate dense di appuntamenti culturali e letterari che permetteranno a chi parteciperà di scoprire il nostro centro storico ricco di bellezze e di angoli suggestivi» commenta Ilaria Bugetti, Sindaca di Prato.
«Prato, da sempre città della contemporaneità – dichiara il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – conferma la sua vocazione con il festival Seminare Idee che è l’emblema del contemporaneo. A partire dal titolo che invoca il bisogno, oggi più urgente che mai, di tornare a condividere idee, per proseguire col tema del coraggio, ingrediente fondamentale per affrontare ogni cambiamento. La città di Prato, con la lucidità che spesso distingue le sue scelte, propone un laboratorio di tre giorni, in cui saranno toccati temi trasversali, tutti cruciali per tenere testa a quella grande sfida che è la complessità in cui siamo immersi. Un grande messaggio e un invito che sosteniamo e a cui non possiamo mancare».
«Il festival sarà uno spazio dove si incrociano pensieri diversi, trasversali a tutte le discipline. L’obiettivo è quello di far nascere una comunità di persone unite dal rito della condivisione e della cultura, facendo leva sulle più importanti fonti della conoscenza: curiosità, meraviglia e partecipazione – spiegano Annalisa Fattori e Paola Nobile, ideatrici e direttrici del festival. A guidarci, in questa prima edizione, è la parola Coraggio. Esiste il coraggio del noi, quello di agire per il bene comune, il coraggio della denuncia e della difesa della libertà di tutti, il coraggio che attraversa la storia facendosi pensiero e letteratura. Ma c’è anche il coraggio dell’io, quello che giorno dopo giorno ci sprona a progredire, che unisce e crea relazioni. Il coraggio si nutre della speranza per un futuro migliore».
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