Al PalaCarrara arriva la capolista Virtus, Okorn: “Vietato entrare in campo timorosi”
"Loro sono forti, noi dobbiamo giocare senza paura" così Okorn per presentare il match di sabato sera
Nel weekend di Pasqua arriva la Virtus Bologna in via Fermi per un vero e proprio testacoda. Le Vu Nere guardano tutti dall’alto nel campionato di Serie A, mentre Pistoia – ahinoi – ricopre l’ultimo posto in griglia con un destino che sembra già segnato. Coach Okorn ha presentato così la sfida contro i bolognesi: “Abbiamo poche chance e ne siamo consapevoli, ma tenendo per 40′ quanto visto nel primo tempo a Milano possiamo dire la nostra”
LE PAROLE DI COACH OKORN
“Questa settimana devo dire che non ci siamo allenati male anche se purtroppo continuiamo ad avere piccoli problemi di infortuni. Valerio-Bodon ha qualche fastidio alla schiena, Kadeem Allen ha avuto un infortunio alla fine dell’allenamento di oggi e non so se ci sarà domani. Fortunatamente abbiamo recuperato Forrest. Però sinceramente non posso dire niente di male sui miei giocatori perché lavorano davvero sodo durante la settimana e ci mettono davvero un grande impegno, sono soddisfatto davvero di quello che vedo durante la settimana”.
“Il discorso delle motivazioni extra deve esserci sempre, non solo contro Milano e Bologna. Ovvio che contro queste squadre magari è più facile da trovare ma non penso che il problema dei miei giocatori sia trovare la motivazione. Sappiamo delle nostre difficoltà ma andremo in campo e ci proviamo. Sono rimasto soddisfatto di quanto ho visto a Milano perché abbiamo giocato a viso aperto e abbiamo messo alcuni canestri che in altre occasioni non sono entrati. Se domani pensiamo di entrare in campo timorosi o pensando di correre dietro a loro per 40′ allora non abbiamo chance e ne siamo consapevoli. Queste squadre qua contro una Pistoia come quella che abbiamo oggi, se le affronti senza testa, hanno letteralmente bisogno di 5 minuti per darti 25 punti di scarto e chiudere tutti i discorsi. Nei 40′ sappiamo di avere poche chance ma al Forum siamo andati bene nel momento in cui ci siamo rilassati e abbiamo espresso il nostro basket senza fretta e concentrati”.
“I rapporti umani creati in questi mesi con le persone che lavorano qua sono sicuramente positivi. Ma se dovessi mai scrivere un capitolo sulla mia vita a Pistoia non potrei non considerare tutto il brutto che abbiamo vissuto per colpa di terzi. Penso però che sia io che tutti quelli che sono ancora qui con me possano imparare da questi mesi vissuti in determinate situazioni. Noi abbiamo le nostre responsabilità senza dubbio ma sono comunque poche rispetto a quelle di altri. Spero in generale che per qualcuno sia stato d’insegnamento perché questa gestione può costare molto di più di una semplice retrocessione”.