27 Aprile 2025

Prato oggi e domani. Metropolitana Prato-Firenze: è ora di mettersi al lavoro

Dal 2027 la Tav non occuperà più i binari, che saranno liberi per il traffico locale. Occasione da non perdere


La metropolitana di superficie sul tratto Firenze- Prato godeva di ottima stampa e dell’attenzione delle istituzioni, quand’era poco più di un’utopia, o, al massimo, il progetto di un’opera importantissima e di impervia realizzazione.
Ora che i principali ostacoli alla sua esecuzione sembrano quasi superati, nessuno la considera, almeno apparentemente.  Confidiamo si stia lavorando sottotraccia, anteponendo per una volta i fatti agli annunci.
Dal 2027 – parole del presidente della regione Eugenio Giani – sarà varata la stazione Foster, per accogliere i treni ad alta velocità in arrivo in e partenza da Firenze e saranno quindi liberati  dalla Tav la stazione di Santa Maria Novella e il tratto che la raggiunge.
Dei sette binari che collegano Firenze e Prato oggi, due sono adibiti alla linea per Viareggio, due a quella per Bologna: altri tre, in parte occupati dalla Tav,  rischiano di finire tra le erbacce, se non si troverà  un’adeguata destinazione. A ciò si aggiunge che a gennaio 2026 sarà completato l’adeguamento delle gallerie della Prato-Bologna, per renderle percorribili dai treni merci ad alta velocità. E il tratto Firenze-Prato sarà ancor meno utilizzato.
Cosa meglio di un treno velocissimo ad alta frequenza fra le due città che si scambiano ogni giorno migliaia di pendolari e di lavoratori? E per ridurre il traffico privato, specie adesso che, dopo l’ultima sentenza del Consiglio di Stato, dovremo subire gli ingorghi del Soccorso per almeno altri dieci anni.
Per realizzare la metro di superficie, secondo Antonio Napolitano, presidente dell’Interporto di Prato, e vicepresidente del Mir , l’organo che rappresenta le infrastrutture ferroviarie italiane,  sarà necessaria una flotta di almeno quattro treni da 350 passeggeri , dal costo abbassatosi a circa 5 milioni di euro ciascuno. Leggi l’intervista: .https://www.tvprato.it/2024/04/antonio-napolitano-metro-di-superficie-alternativa-low-cost-alla-tramvia-e-allinterporto-produrremo-idrogeno-video/. Napolitano è da sempre fautore della metro di superficie e lo consultiamo come esperto in materia.

Si tratterebbe di treni di ultima generazione, in grado di passare da zero a 100 km/h in tre secondi e fermarsi in tempi brevissimi.
Tra le fermate della metro, ce ne sarà una di nuovo conio: Firenze Circondaria, in corso di realizzazione fra Rifredi e Santa Maria Novella,, destinata a trasportare i passeggeri della rete regionale- ed eventualmente della stessa metro – alla stazione Foster per salire sulla Tav.
Una volta a regime, la metro potrebbe (binari permettendo)  essere estesa almeno fino a Pistoia, città chiave della partita, dal momento che i treni verrebbero realizzati lì, dall’azienda giapponese Hitachi.

A chi – politici e cittadini – la richiesta della metro  sembrerà esagerata, ricordiamo un particolare: fino a una dozzina di anni fa a Prato si fermavano alcuni treni ad Alta Velocità. Sparirono in un amen col nuovo tracciato. Fra Prato e Ferrovie chi è in credito è la città. Non viceversa.

Piero Ceccatelli
piero.ceccatelli@gmail.com

Disegno di Marco Milanesi