Pistoia attesa dallo scontro salvezza con Cremona, Okorn: “Caricarci di pressioni sarebbe l’errore più grosso”
"Non dobbiamo farci prendere dall'euforia se entriamo in striscia. Loro squadra forte sul perimetro" così Okorn alla vigilia della 29a di LBA
La conferenza stampa di coach Gasper Okorn in vista del match contro Cremona.
“Cremona è una squadra veramente forte dal perimetro con giocatori come Willis e Davis principalmente. Questi due sono anche gli ingranaggi principali dell’attacco della squadra di coach Brotto. Hanno anche un giocatore che conosciamo bene come Christon che nelle ultime giornate ha aiutato tanto in attacco. Anche Zampini è un singolo da tenere d’occhio. La Vanoli ha tanta qualità nell’isolamento 1 contro 1 e dobbiamo essere intelligenti a non concedere troppe situazioni così. Hanno diverse combinazioni anche per il gioco sotto canestro usando spesso lo small ball con Nikolic e Owens o all’occorrenza anche Burns che entra nelle rotazioni senza dover per forza utilizzare un centro puro come Omenaka. La chiave della partita sarà tenere la concentrazione per 40′ e essere abili nel controllare i rimbalzi”.
“Non c’è stata differenza in settimana tra il gruppo italiano e quello degli stranieri. Chiaramente chi è cresciuto con questa maglia addosso e questa squadra nel cuore vive delle emozioni diverse ma veramente tutto il gruppo ha lavorato duro. A Venezia abbiamo vinto ma anche le partite precedenti, come avevo detto, non ci eravamo comportati male. Non sento davvero la pressione perché è tanto tempo che siamo sul baratro e quindi tutti devono essere preparati mentalmente. Pensiamo partita dopo partita senza doverci mettere troppa pressione sulle spalle. Domani faremo letteralmente tutto il possibile per vincere e ci batteremo fino alla fine per farlo ma non sono d’accordo con chi dice che tutto dipende da domani. La stagione dura 30 partite, abbiamo vissuto una montagna russa da gennaio ad adesso e ora abbiamo l’opportunità di giocarcela. Contro Cremona metteremo sul parquet ogni briciolo di energia che avremo, non so se sarà sufficiente”.
“L’addio di Christon è arrivato in un brutto momento per Pistoia. L’ho allenato a Pistoia e tutti sappiamo che era una delle fonti di gioco principali e anche uno dei nostri attaccanti più affidabili. Da lì ci siamo poi dovuti adattare con Gianluca e Forrest a coprire il suo ruolo. Dispiace per il suo addio e soprattutto che qualcuno abbia dato l’ok a cederlo a una nostra diretta concorrente. Noi vogliamo vincere a prescindere da chi ci sia di là dal parquet ma sono sicuro anche che Christon verrà qua per guidare Cremona e provare a salvarla. Non so che accoglienza avrà Semaj, ma questo non dipende da me. Io gli stringerò la mano come si fa in queste occasioni”
“Dopo Venezia abbiamo avuto tempo per recuperare e per parlare e preparare la partita con Cremona. Dal punto di vista tattico abbiamo studiato diverse situazioni e siamo pronti. Nei giorni scorsi c’è stato qualche problema fisico ma roba veramente piccola e niente che non sia nella normalità di una settimana di allenamenti. Nella partita di domenica saranno tutti presenti perché vogliamo fare il massimo come ho detto prima”
“Voglio ringraziare i tifosi per il supporto che ci hanno dato durante tutta la stagione e sono sicuro che domani il PalaCarrara sarà pieno come sempre e ci daranno una mano come sempre hanno fatto. Credo vada fatto un plauso particolare a tutta la città di Pistoia. In primis ai gruppi organizzati della curva che ci hanno sempre seguito anche in trasferta ma anche a tutto il resto del pubblico perché veramente non ci hanno mai abbandonati e in casa hanno sempre provato a dare un grosso contributo alla nostra causa”
“Penso che Cremona non sia sotto pressione troppo più di noi perché hanno quattro punti di vantaggio rispetto alla zona salvezza. Anche se domenica dovesse perdere qua al PalaCarrara avrebbero comunque un’altra partita di vantaggio rispetto a noi. Negli ultimi mesi noi non è che abbiamo avuto grosse pressioni perché conoscevamo la situazione e volevamo solo fare il nostro meglio. Ripeto, caricare di pressione la squadra e l’ambiente sarebbe la cosa più sbagliata da fare. Abbiamo un grosso problema in casa perché quando entriamo in striscia positiva e il pubblico si scalda ci facciamo prendere dall’euforia e cominciamo a perdere le distanze non rispettando più il piano partita e questo diventa difficile da gestire. Dovremo giocare con calma e controllando il match come fatto a Venezia o a Milano”