31 Maggio 2025

Carlo Palli dona al Centro Pecci oltre duemila tra opere e pubblicazioni

La nuova donazione del collezionista d'arte pratese è una delle più estese mai ricevute da un museo d'arte contemporanea italiano

Il noto collezionista d’arte contemporanea e animatore della scena artistica toscana negli ultimi decenni, Carlo Palli, ha sottoscritto un nuovo importante lascito di opere e materiali d’archivio al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Si tratta di 190 opere selezionate della raccolta privata, 300 opere e 200 materiali di documentazione della collezione Fluxus e 1500 pubblicazioni d’arte e periodici d’archivio.

Palli aveva già effettuato una prima donazione di 200 opere e progetti di “Poesia Visiva e dintorni” al Centro Pecci esattamente vent’anni fa, nel 2005, per sostenere il patrimonio museale dell’epoca in concomitanza con la nomina a presidente del Centro Pecci dell’imprenditore pratese Valdemaro Beccaglia, tra i fautori dell’ampliamento della sede museale. Nel 2006 il Centro Pecci ha dedicato alla collezione Palli una prima mostra riepilogativa nelle 10 sale dell’edificio di Gamberini mentre, contestualmente, veniva approvato il progetto di ampliamento dell’architetto Nio.
Questa nuova donazione è una delle più estese mai ricevute da un museo d’arte contemporanea italiano, contribuisce a integrare e consolidare notevolmente sia la collezione museale sia le raccolte del CID/Arti Visive, da poco arricchite con l’acquisizione dell’imponente archivio-biblioteca di Lara-Vinca Masini. Al pari del lascito Masini, la nuova donazione Palli rafforza l’immagine e il ruolo di capofila del Centro Pecci nel sistema d’arte contemporanea in Toscana, sia per la varietà delle opere sia per la complessità degli archivi.

Oltre alla Poesia Visiva, cuore della prima donazione Palli del 2005, il nuovo lascito include focus specifici su nuclei prediletti dal collezionista e dedicati ai movimenti Fluxus, Nouveau Réalisme e all’arte degli oggetti, a pratiche artistiche come la scrittura e la pittura, a singole personalità quali la poetessa e performer Ketty La Rocca, il musicista e compositore d’avanguardia Giuseppe Chiari, e al padre dell’happening Allan Kaprow.
Oltre a 300 opere di una cinquantina di artisti della galassia Fluxus, insieme a centinaia di pubblicazioni, effimera, film e fotografie originali, in segno di ulteriore, generoso contributo per arricchire e identificare il patrimonio museale d’arte contemporanea della sua città (Prato), Carlo Palli ha donato al Centro Pecci altre selezioni di opere, dal considerevole valore museale e riferibili a movimenti o tendenze artistiche sviluppate dagli anni Sessanta del Novecento, come Happening, Azionismo, Nouveau Réalisme, Architettura Radicale, Arte Concettuale, Arte Povera, Transavanguardia ecc.

LE DICHIARAZIONI

“Il Comune di Prato, afferma la Sindaca Ilaria Bugetti, accoglie con orgoglio e riconoscenza l’atto di generosità e fiducia che ha compiuto il nostro concittadino Carlo Palli, collezionista ed esperto d’arte contemporanea. La sua corposa donazione di circa 700 opere e 1500 libri d’arte al Centro Pecci è di grande valore, significa che i lavori raccolti durante tutta la sua vita rimarranno nel nostro territorio e saranno a disposizione dell’intera collettività. Il patrimonio di opere d’arte della nostra città si accresce oggi con questo lungimirante gesto che riconosce il ruolo centrale svolto dal Pecci per la tutela e la diffusione dell’arte sulla scena internazionale e la rinnovata sensibilità dimostrata nelle relazioni con i soggetti operanti nel nostro territorio, attraverso un costante dialogo”.

Secondo il direttore del Centro Pecci, Stefano Collicelli Cagol: “La grande donazione di Carlo Palli costituisce un importante contributo per la Fondazione, perché testimonia la volontà di promuovere l’arte contemporanea, mantenendo in regione un patrimonio di valore che è stato creato nel territorio e che raccoglie parte della sua storia. Palli è persona stimata in città e la notizia della sua donazione renderà più concreta la disponibilità della Fondazione a dialogare in modo produttivo con il territorio. “La grande donazione di Palli, dichiara Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana servirà inoltre da modello per ulteriori collezionisti che in futuro vorranno lasciare le loro opere alla Fondazione, andando così ad ampliare il patrimonio culturale condiviso della comunità”.

La donazione Palli assume una posizione di rilievo all’interno del Centro Pecci, dove da anni sono accolte e conservate alcune tra le maggiori espressioni della ricerca e dell’interesse per l’arte contemporanea in Toscana. Accanto a progetti e visioni di Poesia Visiva e di Architettura Radicale, all’archivio dell’istrionico Mario Mariotti, all’imponente archivio-biblioteca della critica militante Lara-Vinca Masini, tutti protagonisti delle vicende artistiche dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, questa nuova acquisizione conferma e amplia la vocazione museale e interdisciplinare della Fondazione per le Arti contemporanee della Toscana, testimoniando anche l’unicità della raccolta privata di Carlo Palli a Prato.